Martina Franca diventerà la città degli appalti a due cifre. Non due cifre nel senso degli anni di durata, ma degli anni di proroga. Abbiamo appena festeggiato, come è scritto in un altro articolo odierno di questo notiziario, il decimo compleanno della proroga dell’appalto rifiuti, l’emergenza delle emergenze di questa città. Varato nel dicembre 1992, operativo dall’1 aprile 1993, durata decennale. Solo che nel capitolato d’appalto non era scritto che sarebbe stata decennale anche la proroga. Infatti siamo senza nuovo servizio dei rifiuti dall’1 aprile del 2003. Dieci anni e un giorno.
E siccome l’appalto era stato assegnato dieci anni prima ancora, e che per progettarlo erano stati necessari dei mesi di progettazione e iter politico, si va avanti con la gestione dei rifiuti a Martina Franca con una concezione ventennale e oltre.
Da qui i pessimi risultati, per esempio, della raccolta differenziata. Da qui il costo altissimo del conferimento dei rifiuti indifferenziati (che, appunto, sono troppi e magari paghiamo anche un po’d’acqua che va a finire nei cassonetti quando piove).
Chiunque, degli amministratori pubblici, ha proclamato che avrebbe risolto. Ma non ha risolto nessuno. Neanche l’attuale sindaco per il quale occorre tifare, in questa circostanza, comunque la si pensi. Questo problema del servizio rifiuti è diventato insostenibile, anche da un punto di vista di buone pratiche della pubblica amministrazione. Dieci anni di proroga è una cosa che non si può sentire e di sicuro non è una cosa regolare. Siamo a livelli di primato nazionale.
In realtà, la proroga dell’appalto rifiuti arrossisce rispetto ad un altro appalto made in Martina Franca. Quello delle lampade votive al cimitero. Qui siamo a livelli di record del mondo. Nel 1982 scadde il contratto e da allora si va avanti in proroga. Trent’anni suonati. E la situazione è talmente ingarbugliata, sotto il profilo tecnologico-amministrativo, che non si sa da che punto iniziare a trattarla, in quello che è, se non un contenzioso, un attrito fra pubblica amministrazione e appaltatore che da oltre trent’anni in proroga, continua a lavorare. Di chi sono gli impianti? Chi è il titolare delle opere fin qui realizzate? E una serie di altri interrogativi. Ai quali ogni tanto si aggiunge il rebus, tutto per l’utenza, su chi debba essere il destinatario dei versamenti in conto corrente: l’appaltatore o il Comune?
Insomma un altro caos. Da più di trent’anni. Ora, nel club degli appalti con proroga a due cifre, è entrato anche il servizio rifiuti. Come dire, scadete e moltiplicatevi, cari appalti pubblici del Comune di Martina Franca.
Tanti sinceri auguri per un compleanno così importante, l’anno prossimo fa le scuole medie questa proroga del servizio rifiuti. Mica poco: è diventato un ometto. Oppure, potremmo dire, l’anno prossimo iniziano a laurearsi i primi nostri concittadini che nacquero quando quell’appalto venne assegnato. Che sconcio.
Agostino Quero
Fortunatamente è stato fatto….. quello della riscossione che aveva toccato la doppia cifra. Stranamente, gli appalti che si vogliono fare si fanno!!! Addirittura il contratto fu firmato prima del completamento del perido di pubblicazione della determina di assegnazione: 23 maggio 2012, la pubblicazione scadeva il 31 maggio 2012!!! Sicuramente si è voluto recuperare un po’ di tempo (di solito si prorogava, ora si anticipa l’appalto)!!! 23 maggio 2012, stesso giorno di insediamento dell’attuale Sindaco Dott. Francesco Ancona.