Abbiamo chiesto all’assessore ai Beni e alle attività culturali del Comune di Martina Franca, Antonio Scialpi, la strana (secondo noi) interpretazione del tricolore nei manifesti per la Liberazione.

“Non è una bandiera, ma un manifesto. L’artista che lo ha realizzato ha dato la sua interpretazione e, notandolo bene, si vedono anche altri richiami e poi al centro non è proprio bianco, è un grigio chiarissimo”.

Rispettiamo l’artista, rispettiamo l’assessore, ma diciamo che il 25 aprile si celebra la Liberazione e la bandiere ne è essenza. Avere messo i colori così, per noi, non va bene. Col verde, il bianco e il rosso non si scherza e c’è poco, anzi niente, da interpretare, quando si parla di Italia. Questa la nostra opinione. Senza volerla far cambiare a chi la pensa diversamente da noi. Ma da queste parti è così.

4 pensiero su “Scialpi: manifesto, non bandiera”
  1. Hanno pagato anche un artista? Sti cavoli!!!!!
    Anche un bimbo di due sa invertire i colori della bandiera.
    Scialpi, sforzo inutile. Trovane un’altra. Na fa u professor!!!!!!

  2. calma ragazzi…caro zorro… Piero Angelini cura sempre GRATUITAMENTE la grafica delle iniziativew culturali, come questa.
    Il significato è questo: si inizia con il rosso perchè dietro la resistenza c’è la guerra ( e si vedono Hitler e Mussolini), il sangue….poi la parte centrale è la Resaistenza…con le scene in grigio.bianco…ed infine il verde:..è che quei valori durino e siano la speranza. Grazie e buon 25 aprile.

  3. La storia è vecchia. Secondo il prof. SCIALPI noi siamo gli asini. E loro …una galleria d’arte. Consiglio di accendere una luce perché sta spiegazione dei colori del manifesto, più che una galleria, mi pare un tunnel o per dirla in martinese UN TRATTURO SENZA USCITA!

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