Davide Belleri, con i suoi ventotto anni, il “senatore” del Martina calcio.
Come tutti i suoi compagni di squadra e tutti gli altri, a centinaia, che non sanno se domenica giocheranno o meno la prima giornata della legapro 2013-2014, Belleri in questi giorni non si dedica solo alle questioni tecnico-tattiche sotto la guida dell’allenatore Riccardo Bocchini (oggi primo allenamento settimanale al Pergolo, causa pioggia, per non appesantire il “Tursi”). Belleri, presentatosi praticamente in serata nella sala stampa dello stadio martinese al termine dell’allenamento, ha risposto a una domanda sulla questione dello sciopero.
“Condivido la motivazione” dice il calciatore biancoazzurro, attaccante che proviene dal Santhià.
Condivide ma.
Il “ma” è in parte rappresentato dalle dichiarazioni odierne del direttore generale del Martina, Petrosino: domenica noi giochiamo. Un calciatore del Martina, in caso di mantenimento dell’agitazione, che fa, aderisce allo sciopero indetto dal sindacato dei calciatori o aderisce a quello che ha detto Petrosino? “Decideremo tutti insieme” dice il giocatore del Martina. Consapevole, al pari di tutti gli altri, che questa è una vertenza di lavoro in piena regola, con il futuro, e anche il presente, di molte centinaia di calciatori delle serie inferiori (non gli strapagati della serie A) messo a rischio, secondo chi protesta, da quel regolamento che la legapro ha voluto darsi: età media delle compagini, non superiore ai 24 anni. Altrimenti, penalizzazioni in sede di ripartizione dei fondi alle società.
Allestire squadre con una media di età così bassa significa la prospettiva concreta, per molti in età più avanzata, avere maggiori difficoltà nel trovare squadra. Nel trovare lavoro.
Domani in consiglio di lega si dirà una parola-chiave sulla questione. E si capirà se davvero domenica la prima giornata dei campionati ti legapro (fra cui Martina-Arzanese, seconda divisione girone B) sarà destinata a rimanere al palo.