Di seguito un comunicato diffuso dal consiglio regionale della Puglia in merito alla proposta di legge, presentata da 19 consiglieri regionali di tutti i gruppi, sulla semplificazione amministrativa:
Partire dall’abolizione di consigli, commissioni e comitati per snellire modalità e tempi dei procedimenti amministrativi in materia di lavori pubblici, ambiente e difesa del suolo. Questa, in sintesi, la proposta di legge presentata questa mattina dal consigliere Pd Fabiano Amati (primo firmatario) che la definisce “un primo passo sulla via della semplificazione possibile”. Obiettivo del provvedimento, sottoscritto in maniera trasversale da esponenti di maggioranza e opposizione, semplificare le norme che bloccano, tra l’altro, la realizzazione di importanti opere pubbliche: da qui la necessità di sopprimere organismi collegiali che svolgono funzioni amministrative tecnico-consultive, attribuendo le relative funzioni agli uffici che rivestono preminente competenza nella materia, o agli uffici tecnici comunali: come nel caso dell’Autorità di bacino il cui parere allunga i tempi della definizione delle pratiche edilizie.
Un intervento, spiega Amati “che aderisce ai principi di trasparenza, celerità ed economicità richiesti alla Pubblica amministrazione e non nascondiamo l’ambizione che a questa, possano seguire altre iniziative più corpose”. Nel merito, il primo articolo attribuisce infatti alla Giunta regionale il compito di attuare una ricognizione dei molteplici organismi collegiali, mantenendo solo quelli indispensabili. Il secondo propone la soppressione del Consiglio regionale dei lavori pubblici, della Commissione tecnica per la tutela degli alberi monumentali, il Comitato per la VIA e il Comitato tecnico ADB.
Ampia condivisione è stata espressa dai consiglieri presenti: a partire da Donato Pentassuglia, presidente della V commissione che ha iscritto il provvedimento all’ordine del giorno della prossima seduta e per il quale la pdl rappresenta “lo scatto d’orgoglio e una risposta concreta da parte di chi da sempre lavora nell’interesse dei cittadini”. Per Mario Loizzo (Pd) “non è ammissibile che le lungaggini burocratiche della Regione tengano in stallo importanti opere pubbliche e che se da un lato la politica deve adoperarsi per favorire lo sblocco dei cantieri, dall’altro tocca alle imprese evitare l’avvio di contenziosi infiniti”. Il capogruppo Pdl Ignazio Zullo ribadisce la necessità che la pubblica amministrazione “garantisca tempi certi e pareri certi, al fine di consentire l’utilizzo dei fondi europei e stimolare la ripresa economica del territorio”.
“Snellire le procedure è – per Maurizio Friolo (Pd) – un’esigenza concreta, e non un annuncio politico, che passa attraverso la razionalizzazione delle leggi che determinano appesantimenti burocratici ed economici”. Dello stesso avviso il capogruppo Udc Salvatore Negro che suggerisce “l’adozione di una modulistica unica per le autorizzazioni”, e punta il dito contro “gli alti costi (in termini economici e di tempo – delle autorizzazioni e dei pareri, rilasciati anche da enti, come le Asl, non competenti in materia urbanistica”. Per Francesco Damone la legge rappresenta “un passo importante verso il superamento della “lentocrazia”, freno per lo sviluppo del territorio”.
(foto: fonte consiglio regionale della Puglia)