Il consigliere regionale del movimento “La Puglia per Vendola”, il martinese Francesco Laddomada, scrive al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e per conoscenza al Presidente del Consiglio Mario Monti, al Presidente del Senato Renato Schifani, al Presidente della Camera Gianfranco Fini, ai Ministri Annamaria Cancellieri e Paola Severino e a Marco Pannella, affinchè la battaglia di Marco Pannella si riveli uno strumento per alzare il livello di civiltà del nostro Paese, coerentemente con la nostra Costituzione, attraverso la riaffermazione della legalità nazionale e internazionale e della dignità dell’uomo. “In qualità di rappresentante istituzionale della Comunità della Regione Puglia, per il rispetto e la stima per Marco Pannella – scrive Laddomada – sento il dovere di esprimere alcune considerazioni sulle condizioni delle carceri italiane. Il leader Marco Pannella è dovuto arrivare, dopo due mesi di sciopero della fame, al digiuno totale, per richiamare l’attenzione delle istituzioni su due questioni: la necessità e l’urgenza di affrontare la crisi della giustizia e l’emergenza del sovraffollamento delle carceri; il silenzio dell’informazione e l’assenza di ogni confronto-dibattito democratico sulla questione, che impone importanti decisioni politiche e gravi scelte legislative”. Secondo Laddomada, le proposte di Marco Pannella si possono condividere o non condividere, si può ritenere sproporzionato mettere a rischio la propria vita su tali questioni, ma non si può negare che esse corrispondano ad urgenze obiettive della Repubblica e dell’intera società. “Signor Presidente – prosegue il consigliere – ho apprezzato molto, a proposito, il Suo appello al senso di umanità e civiltà. Altresì, è importante che la stampa, e in particolare il servizio pubblico radio televisivo, consentano di approfondire le grandi questioni centrali del nostro tempo. La disinformazione e l’assenza di confronto e dibattito paritario colpiscono alla radice uno dei fondamenti stessi del corretto funzionamento di ogni democrazia. Un tema come quello dell’amnistia e dei diritti civili per i detenuti non può che vederci partecipi, perché la questione spinosa del sovraffollamento delle carceri italiane e delle palesi disfunzioni della macchina giudiziaria, sono problemi che riguardano tutti i cittadini italiani, senza distinzione di classe o di fede politica. D’altronde, io stesso, in qualità di Consigliere regionale, ho avuto modo di visitare l’istituto penitenziario di Taranto, conoscendo e prendendo visione diretta delle condizioni limite in cui vivono i detenuti”. Laddomada poi si rivolge all’onorevole Marco Pannella, che legge la nota per conoscenza, al quale manifesta solidarietà, con l’invito sul piano umano e cristiano, ad interrompere il digiuno affinché ritorni alla serenità della vita quotidiana e dell’impegno politico. “Sono certo, Signor Presidente – conclude Laddomada – che Lei saprà raccogliere ed indirizzare l’appello di Marco Pannella verso soluzioni legislative che possano, con ogni più possibile urgenza, alleviare le problematiche legate all’organizzazione e alla gestione degli istituti penitenziari”.