Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, nell’interrogatorio in carcere di Taranto, gli inquisiti per furti, rapine e un omicidio, quello di Marianna Brigida.
Questi gli esiti degli interrogatori di garanzia, oggi, nei confronti di Andrea Luprano, Nico D’Aversa e Giuseppe Montanaro. Interrogatori condotti dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Tommasino.
Prossima procedura, quella del tribunale del riesame, al quale è scontato il ricorso che i tre legali (rispettivamente, Donato Muschio Schiavone, Martino Bruno e Vito Cito) proporranno.
Peraltro, per la ricostruzione del quadro accusatorio, manca ancora un elemento-chiave: la definizione dell’autopsia sul corpo di Marianna Brigida. Com’è morta, la notte fra il 6 e il 7 maggio nella sua casa in via Alessandro Manzoni, centro storico di Martina Franca? L’esame medico legale, che è stato condotto e ha richiesto un supplemento, darà la misura del tipo di reato deve essere contestato per quell’episodio, a coloro che erano intrusi in quella casa, quella notte, per rubare.
Rubare è un reato e un peccato mortale , tra rubare a un riccho e rubare un povero e per giunta a una povera di 92 anni è, oltre a un reato è anche una vergogna che grida vendetta nell’opinione pubblica.Se questa gente esce e si rimette a commettere reati tipo il massacro di quell’ansiano su via massafra ,la colpa saraà degli avvocati ,dei giudici o degli imputati?
E se sulla loro strada dovessero trovare qualcuno che mentre viene rubato ,preso dalla paura gli spara una fucilata non saqrà peggio per tutti anche per i ladri ? E la colpa anche questa volta su quale coscienza si scricherà?E alle sofferenze delle famiglie degl’uni e degl’altri (dei ladri e dei derubati)chi ci penserà?