Inverosimile. Alle 23.30 di ieri sera, su richiesta dell’opposizione, il segretario generale, dopo aver contato i consiglieri comunali presenti in aula, verificata l’assenza di tre consiglieri di maggioranza, scioglie il consiglio comunale. E’ la prima volta che succede in due anni: il Sindaco ha poi dimostrato il suo malcontento nei confronti del capogruppo PD Pasculli.

Effettivamente al momento della conta mancava Romano Del Gaudio (andato via prima), Franco Basile e Magda Balsamo (Basile era un attimo fuori e la consigliera si era allontanata sempre nel corridoio essendo comunque stati – occorre dirlo –  presenti in aula sin dalle 5.30 di ieri pomeriggio).

Eppure ieri sera si discuteva di tasse. Roba importante. Si parlava di ICU (imposta unica comunale) che è composta da tre prelievi distinti: l’IMU (imposta patrimoniale), la TARI (gestione rifiuti) e la TASI (tributo sui servizi indivisibili destinato a coprire i costi di alcuni servizi comunali).

Comunque il regolamento IMU-TASI è stato approvato, e anche il terzo Odg con alcuni emendamenti (dal 3×1000 al 2×1000 e detrazione in base alla rendita catastale). L’amministrazione fa sapere che  per la TASI, oltre al tributo patrimoniale IMU, si applica anche a coloro che sono in affitto, nel nostro comune con alcune facilitazioni per le famiglie in difficoltà e, da regolamento, tra un minimo del 10% ad un massimo del 30 % della tassa dovuta; mentre la parte restante è dovuta dal possessore. E ribadendo che non si applica per le prime abitazioni di categoria A/1, A/8 e A/9.

L’opposizione comunque ritiene necessaria l’abolizione totale della TASI in riferimento al popolo delle partite IVA, già vessate da balzelli che influiscono negativamente sulle loro attività commerciali.

Ma al di là di tutto questo resta emblematico il modo col quale si è concluso il consiglio di ieri. Onestamente: ci si aspetta un ruolo più impositivo da parte del Presidente del Consiglio (che deve fare ordine quando è necessario – impedendo che a microfoni spenti chiunque possa prendere parola) e invitando chi è fuori dall’aula ad assistere a tutta la durata del Consiglio. Giustificando comunque una donna che si assenta per qualche istante per andare in bagno, e al di là dell’accadimento specifico di ieri sera, non è un buon esempio per i cittadini osservare consiglieri (di entrambi gli schieramenti) che si alzano continuamente per andare fuori nei corridoi e tornare a loro piacimento. Non è rispettoso per gli assessori, sempre presenti invece,  e per lo stesso Sindaco. E non è bello che chi è presente in aula, possa andarsene proprio prima. O si viene o non si viene in consiglio.

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