Costa Concordia, il plauso di Confindustria Taranto all’iniziativa dei parlamentari Pelillo e Chiarelli, promotori di un’interrogazione parlamentare a sostegno della candidatura del capoluogo jonico; l’appello alle istituzioni, alla politica, alla società civile a sostenere fino in fondo una partita sicuramente difficile ma ancora tutta da giocare.
Di seguito la nota diffusa da Confindustria.
L’operazione Costa Concordia va letta in due modi: da un lato c’è un’opportunità straordinaria di lavoro e di sviluppo che il territorio deve riuscire a cogliere in tempi brevi, forte di condizioni ottimali sul piano logistico, strutturale ed imprenditoriale; dall’altro c’è una scommessa che tutti gli attori territoriali, dalle istituzioni, alla politica, alle associazioni, alla società civile nelle sue molteplici espressioni, devono impegnarsi a vincere per dimostrare una volta per tutte -bandendo gli scetticismi e i disfattismi a priori e soprattutto superando quel clichè di città indolente che Taranto si porta appresso – che la coesione, la condivisione dei medesimi obiettivi e soprattutto lo spirito di squadra sono i soli veri requisiti affinchè la città si affranchi definitivamente da un passato di segno negativo.
Ecco perché Confindustria plaude all’interrogazione dei parlamentari Michele Pelillo e Gianfranco Chiarelli, a sostegno del porto di Taranto, così come ha plaudito all’interessamento fattivo del Governatore Vendola ed al coinvolgimento totale e appassionato di S.E. Mons. Santoro nel caldeggiare la candidatura della città.
Tuttavia, i tempi ristrettissimi che ci separano dal verdetto finale, previsto a marzo, non possono e non devono consentirci di mollare la presa in quanto convinti di aver fatto tutto ciò che era possibile fare.
I prossimi giorni sono decisivi.
L’auspicio è di poter incontrare a breve sulla questione i neo ministri dell’Ambiente ed alle Attività Produttive al fine di sottoporre loro tutte le condizioni che concorrono a fare del sito jonico il candidato per molti versi ideale.
Contestualmente, l’associazione torna a lanciare il suo accorato appello a tutte le espressioni del territorio affinchè facciano sentire la loro voce fino al governo centrale e concorrano, allo stesso tempo, alla costruzione di un movimento di opinione che forse mai come in questo momento, e per le condizioni di contesto, potrà davvero rivelarsi determinante ai fini del raggiungimento dell’obiettivo, importantissimo e fondamentale per il futuro economico ed occupazionale della città.