Man mano che i giorni passano, vengono fuori le possibili motivazioni delle dimissioni dell’Assessore Stefano Coletta. Una di queste riguarda quel “Pagate solo la prima rata della TARI”, molto probabilmente decisivo per vincere le elezioni ad Ancona. Ebbene, sul Bilancio consuntivo quei 460.000 euro, riguardo lo scorso anno, non ci sono e la bugia diventa ufficiale: NON SARA’ RESTITUITO NULLA A NESSUNO. Inoltre quei 400.000 euro sotto forma di riduzione sulla TaRi di quest’anno, in realtà non ci sono e ne occorreranno almeno 800.000 il prossimo anno e si ricorrerà, senza dubbio, a ulteriori drastici aumenti per i cittadini. Venerdì, l’Assessore al Bilancio non avrebbe saputo cosa rispondere riguardo la promessa non mantenuta ed ha evitato di essere bersaglio delle opposizioni. Inoltre viene fuori la motivazione della reale lite tra lui e la dirigente Merico che lo ha portato a dimettersi. L’Assessore avrebbe chiesto che i 72.000 previsti per le sue iniziative estive gli venissero anticipati subito, mentre la dirigente preferiva farlo, per non incidere sulla liquidità dell’Ente, mese per mese. Vengono meno così, le populiste affermazioni pubblicate sul social. Stasera alle 19,00 la riunione del gruppo del PD, al quale avrebbe voluto partecipare l’ex Assessore che sta, in qualche modo, cercando di rientrare, come abbiamo sempre sostenuto, magari con una piccola ‘preghierina’ da parte del Sindaco che torna oggi da Milano e l’acclamazione di tutti gli altri Consiglieri. Certo, vorrebbe comunque rientrare dopo l’approvazione del Bilancio Consuntivo. Al momento c’è una forte discussione tra chi vorrebbe far a meno di Coletta e rilanciare l’attività amministrativa e chi invece sarebbe disposto, seppure con le debite scuse per le offese rivolte sia al Sindaco che a tutti i Consiglieri, a farlo rientrare. Siamo tutti curiosi per capire quanto siano vere le accuse di “riscaldare le poltrone”. Ancora poche ore.