Riceviamo e pubblichiamo un comunicato diffuso da Giuseppe Castaldo, commissario straordinario del Comune di Martina Franca, alle sue parole segue la dichiaraizone del sindaco di Locorotondo, Tommaso Scatigna, per concludere con un comunicato diffuso dal parlamentare Gianfranco Chiarelli:

Il Commissario Straordinario del Comune di Martina Franca, dott. Giuseppe Castaldo, esprime la sua soddisfazione per l’avvenuta riapertura del tratto della statale 172 tra Martina e Locorotondo, reso possibile grazie alla realizzazione di una bretella che bypassa la parte posta sotto sequestro.

Di seguito una dichiarazione del Dott. Castaldo:

«Fin dal mio insediamento a Martina Franca, avvenuto alla fine del mese di giugno, mi sono subito occupato della questione, facendone una priorità e interloquendo con tutte le parti coinvolte al fine di trovare una soluzione quanto più rapida e condivisa possibile.

La realizzazione della cosiddetta bretella consente un transito veicolare più agevole e meno pericoloso, ma non risolve definitivamente il problema, per la cui definizione si resta in fiduciosa attesa degli approfondimenti da parte degli organismi preposti». (Castaldo)


Sono stati rimossi questa mattina i segnali che impedivano la circolazione stradale sulla SS 172 nel tratto fra Locorotondo e Martina Franca.

Gli operatori dell’ANAS si sono messi in azione a partire dalle ore 7,30 e alle ore 8,45 hanno liberato la sede stradale da ogni ostacolo e consentito il transito veicolare.

Sono passati 201 giorni dal 12 febbraio scorso, quando sono stati messi i sigilli al lungo tratto di strada per il sequestro del depuratore di Martina Franca.

Tante le difficoltà sopportate non solo dagli utenti della Statale, l’unica arteria che congiunge Adriatico e Ionio in modo diretto, ma anche dalle attività commerciali dei due Comuni che hanno subito questo sequestro, Locorotondo e Martina Franca, e dai numerosissimi studenti che frequentano gli istituti scolastici presenti in questi territori.

Soddisfatto per la riapertura il sindaco di Locorotondo Tommaso Scatigna:

«Riaperta finalmente la Strada Statale 172, nel tratto Locorotondo-Martina Franca. Sono stati mesi di sofferenza e di grandi disagi che non ci potranno, di certo, ridare il tempo e le occasioni perdute. Locorotondo ha dovuto gestire una situazione che ci è piombata addosso senza alcuna possibilità di intervenire. Abbiamo gestito al meglio il traffico veicolare dei tanti vacanzieri che si sono riversati nella nostra Valle d’Itria e ringrazio tutte le forze dell’ordine che hanno collaborato in modo sinergico, per evitare che si verificassero situazioni di pericolo imputabili alla viabilità. Sono molto contento per gli studenti e per i loro genitori, perchè potranno tornare a scuola percorrendo la Statale, senza subire i disagi avuti da febbraio fino a fine scuola.

Penso ai pendolari che ogni giorno sono stati costretti a percorrere le vie secondarie. Ed ai tanti autotrasportatori, che hanno dovuto attraversare la Valle d’Itria circolando su strade non idonee».

«Oggi ci rallegriamo per la riapertura- ha concluso il primo cittadino di Locorotondo Scatigna – ma nessuno dimentichi chi si è battuto per questo problema, chi è stato perfino schernito e offeso per aver detto le cose come stavano. Ma soprattutto non si dimentichi chi ha causato questo disastro sociale ed economico. Adesso è il tempo delle ricostruzioni, dei rapporti e degli intenti! Ben ritrovata Valle d’Itria!»(Scatigna)


Pur se in concomitanza con la fine dell’estate, l’apertura della bretella che risolve in modo provvisorio l’emergenza della SS. 172, è da considerarsi un dato estremamente positivo che pone fine ad un lungo periodo di disagi e di gravi perdite economiche per tutto il territorio della Valle d’Itria. L’auspicio naturalmente è che non si rallenti l’attività mirata al ripristino definitivo, a cominciare dalla questione depuratore, che è alla base di quanto accaduto. Ma  ora che in qualche modo si è posto un rimedio ad una situazione di grande criticità, è bene soffermarsi, in una necessaria operazione verità, sulle responsabilità di quanto verificatosi e sul ruolo della politica. Stupisce apprendere da alcuni organi di informazione di dichiarazioni di esponenti della sinistra martinese che, con grande tempismo ma, soprattutto, con tanta protervia, si attribuiscono tutti i meriti per l’apertura della bretella! Anziché chiedere scusa per aver di fatto determinato, sul piano politico, attraverso una serie di omissioni e di mancato ascolto delle tante nostre sollecitazioni, il disastro che ha messo in ginocchio la città e un’intera economia, si corre ai microfoni di radio e TV per appuntarsi medaglie! Davvero sconcertante! Ricordo che su tutta la vicenda pende un procedimento della magistratura che accerterà tutte le responsabilità; sul piano politico però non vi è dubbio alcuno sul ruolo, assolutamente negativo, dell’amministrazione Ancona, e di chi la sostiene, a Martina e in regione. Se di meriti si deve parlare allora occorre riconoscere innanzitutto la lungimiranza della Procura di Taranto che, contemperando tutte le necessità, sicurezza in primo luogo, ha dato il via libera ai lavori, e quelli di chi li ha realizzati in tempi brevi. Non si può però sottacere, visto che si continua a mistificare e a diffondere menzogne, il lavoro che il sottoscritto, con il consigliere regionale Renato Perrini, ha svolto sin dall’inizio della vicenda, evitando opportunamente di ricercare visibilità mediatica. Nella immediatezza del sequestro ho incontrato il P.M. per verificare ogni ipotesi di soluzione e, sulla base delle indicazioni ricevute, sono più volte intervenuto presso i soggetti interessati. Con Perrini abbiamo incontrato il commissario prefettizio di Martina Franca, i tecnici della regione, e infine lo stesso Emiliano. Abbiamo fatto sentire il fiato sul collo a chi doveva attivarsi e oggi possiamo dire che con l’impegno di tutti abbiamo raggiunto un primo risultato. Tanto, ripeto, per ripristinare la verità; verità che si continua a ignorare o a modificare a proprio uso, come la sinistra martinese in particolare è abituata a fare. Ma la verità, vedi la questione ospedale, alla fine viene sempre a galla.(Chiarelli)

Di Evelina Romanelli

Evelina Romanelli è nata a Martina Franca, laureata in Lettere presso l'Università di Bari con una tesi sul comparto manifatturiero della cittadina della Valle d'Itria. Il lavoro diventa libro "Il Made in Italy in Valle d'Itria", presentato a Milano, capitale della moda. La passione per la scrittura l'avvicina nel 2013 all'editoria, anno in cui comincia la sua collaborazione con il gruppo PugliaPress, dai siti online (Martinasera, PugliaPress, Invalleditria) ai cartacei (Pugliapress e Voce del Popolo) e non ultima la trasmissione televisiva Piazza Pulita. Sua la cura dei libretti da sala per il Festival della Valle d'Itria e la redazione di una recente storia sul dancing La Rotonda. Concretizza il suo lavoro con il conseguimento del tesserino da giornalista pubblicista nel 2015. Attiva collaboratrice della Fondazione Nuove Proposte Culturali, per cui segue i comunicati stampa per le manifestazioni organizzate, è addetta stampa del Comitato Centro Storico di Martina Franca. Definisce il suo rapporto con la scrittura "Un'intima relazione d'amore in cui le mani hanno il potere di leggere il cuore" .

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