Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del consigliere regionale Francesco Laddomada riguardante la messa in sicurezza della famigerata SS 172 la quale, ancora una volta, si è resa scenario di un brutto incidente stradale che ha coinvolto un giovane di 32 anni:

 “Dire l’avevo detto non ha molto senso dopo una tragica morte come quella che ha colpito la famiglia del giovane martinese deceduto a seguito del tragico incidente la scorsa settimana, ma sono due anni che avevo chiesto alle autorità competenti la messa in sicurezza di quel tratto. E’ triste pensare che spesso ci si trova davanti a muri insormontabili anche quando si tratta della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini. Percorro quella strada da trent’anni e anche il dopo il suo ammodernamento alcuni tratti, in particolar modo nello scendere verso Taranto, sono pericolosissimi ed hanno causato in questi anni numerosi incidenti, anche gravi. Il 21 giugno del 2013 avevo chiesto, in una nota inviata alla filiera istituzionale e all’ANAS, semplicemente di dotare quel tratto con dei dispositivi di ritenuta-divisori in gomma, al fine di rallentare il più possibile la velocità delle autovetture che, a scendere verso Taranto, in quel segmento invadono, per imprudenza o alta velocità, l’altra corsia. Un semplice intervento, dai costi limitati, che avrebbe maggiormente garantito la sicurezza degli automobilisti in quel tratto. Si parla, e straparla spesso, di grandi opere, di elefantiaci investimenti sul territorio dei quali ancora non ne vediamo traccia, quando non si è in grado di attivare interventi semplici, ma fondamentali per la sicurezza di tutti. Oggi si piange l’ennesima vittima di una strada pericolosissima, quando invece, con un po’ di buon senso e di buona volontà nell’ascoltare semplici suggerimenti, molte vicende tragiche si sarebbero potute evitare. In questi giorni ho riscritto sia all’ANAS che all’Assessore regionale Giannini e, per mera conoscenza non avendo competenze specifiche in merito, al Sindaco di Martina Franca; auspicando che in attesa di queste fantasmagoriche opere si faccia qualcosa di serio e concreto per la sicurezza stradale.”

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