Alle 9, nel carcere di Taranto, interrogatori di garanzia nei confronti di Andrea Luprano, Nico D’Aversa e Giuseppe Montanaro, i tre martinesi che lunedì sera vennero arrestati con le accuse di furti, rapine e un omicidio, quello di Marianna Brigida.
Gli interrogatori di garanzia saranno condotti dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Tommasino, dopo che il pubblico ministero Remo Epifani aveva interrogato nel commissariato di polizia di Martina Franca i tre per confermare il loro fermo, scattato martedì con il trasferimento in carcere di Luprano, D’Aversa e Montanaro. Nella procedura in carcere delle sommarie informazioni (sit), mercoledì, i tre ragazzi hanno fatto delle ammissioni. Oggi, con gli interrogatori di garanzia, sarà deciso per loro se applicare o meno le misure cautelari, e se sì, quali, fra arresti domiciliari o custodia cautelare in carcere.
Andrea Luprano è difeso da Donato Muschio Schiavone; Nico D’Aversa da Martino Bruno; Giuseppe Montanaro da Vito Cito.
Gli episodi contestati riguardano, per tutti e tre o per alcuni di loro, oltre alla rapina che ha portato alla morte della 93 enne Marianna Brigida in casa sua (via Manzoni, centro storico di Matina Franca) anche una rapina violenta nell’abitazione in via Massafra di un anziano la sera dell’11 maggio. L’anziano è tuttora in ospedale. Inoltre, viene contestato il furto di gasolio dagli scuolabus comunali parcheggiati nell’area recintata dello stadio Pergolo. I fermi, lunedì sera, scattarono per iniziativa della polizia, che, ritiene l’accusa, sventò così una nuova rapina ad un anziano, in casa sua in periferia di Martina Franca.
Peraltro, riguardo alla morte di Marianna Brigida, gli approfondimenti sull’autopsia faranno capire il motivo del decesso, il che definirà il tipo di responsabilità eventuale, da parte dei tre, o di alcuni di loro.