Otto milioni 357 mila 459,73 euro. Questo è il conto economico presentato, stavolta con i dati disaggregati come prevede la legge, dalla Tradeco al Comune. Questo è quanto costerà ai martinesi il tributo Tares per il 2013.
Anche peggio di come era andata con le stime. Si tratta infatti di duecentomila euro abbondanti in più, rispetto alla prima stesura del tributo, quella delibera che poi venne stralciata dal consiglio comunale perché, appunto, basata su stime e non su dati certi.
Oddio, a proposito di certezze, non è andata molto meglio stavolta. Nei dati sintetici del piano finanziario, che compaiono nel fascicolo di ciascun consigliere comunale, il piano finanziario della Tradeco non c’è, eppure è un elemento essenziale previsto dalla legge. Descritto quale allegato, il costo analitico voce per voce non figura, nell’allegato, come ci conferma un consigliere comunale. E se anche un solo consigliere non avrà avuto quell’allegato con le specifiche voce per voce a comporre quegli 8 milioni 357 mila euro e spiccioli, non sarà messo nelle condizioni di capire cosa deliberare. Cosa che non può accadere.
Insomma, qua si rischia di essere passati dalle stime alle chiacchiere. Eppure stiamo parlando di più di otto milioni di euro, ovvero circa un quarto del bilancio comunale. Per non dire che sono soldi che andranno chiesti ai cittadini, nei confronti dei quali il dovere dell’esattezza è di rigore, soprattutto in un periodaccio economico come questo.
Non sappiamo nei dettagli di cose di oggi, però sappiamo quelle del futuro, da quelle carte della Tares. Esempio: nel 2014 si andrà ad una diminuzione di settemila tonnellate nella raccolta indifferenziata dei rifiuti; un calo del 35 per cento che, si teme, ottimistico.
Comunque sia, per i cittadini questa Tares 2013 è una stangata. E lunedì il consiglio comunale dovrà approvarla, salvo spuntare fuori qualcosa da qui alla seduta consiliare. E non è detto che non accada, perché quelle carte date ai consiglieri non sono complete.
secondo me, se si chiede a chi decide a chi dare e a chi nn dare i contributi per gli eventi estivi la soluzione la trova …tanto mica so soldi suoi
Buonasera a tutti,
sorvolando il nuovo aumento del servizio che, è bene specificare, per il TARES ricade interamente sui cittadini, con spirito di leale e costruttiva opposizione,chiedo all’assessore Basile e al dirigente Merico:
1. come possono essere determinate ed approvate le tariffe senza il P.E.F. (Piano Economico Finanziario) della Tradeco, art.14, comma 23, D.L. 201/2011;
2. Come può essere determinata la qualità dei rifiuti, art. 14, comma 9, D.L. 201/2011, senza la raccolta differenziata porta a porta;
3. Come possono essere assicurate le riduzioni della tariffa per le utenze domestiche, art. 14, comma 17, D.L. 201/2011, senza la raccolta differenziata porta a porta;
4. Il regolamento TARES, art. 14, comma 22, D.L. 201/2011, sará redatto ed approvato sulla base del non consono ed attuale servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti o su cosa;
5. Con l’attuale servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, come si intende realizzare i sistemi di misurazione puntuale della qualità dei rifiuti, art. 14, comma 29, D.L. 201/2011;
6. Di quanti punti percentuale sarà maggiorata la misura tariffaria, art. 14, comma 25,D.L. 201/2011;
7. Dal maggio 2012, data successiva al D.L. 201 approvato a dicembre 2011, perché non si è bandita la gara dei rifiuti prima che entrasse in vigore l’ARO a febbraio 2013, e, comunque, cosa si è fatto dal febbraio 2013 in detta sede per adeguare il servizio dei rifiuti al TARES.
Spett.le Amministrazione, riconosco la vs. buona volonta nel cercare di contenere le tasse comunali con il potenziamento dell’ufficio tributi, ma, purtroppo, la professionalità, lo spessore culturale e la diligenza del nuovo personale, sicuramente indispensabile al ns. Ente, non potrà contenere le tariffe TARES senza un nuovo servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Infine, comprendo il campanilismo ma prego i vari verzella,lupo bianco,nero, sim, slim, slum, slip,slup, gulp ecc. di attenersi alle semplici 7 domande sopra elencate; mistificare l’interlocutore non è corretto e non da onore alla parte politica che cercate di difendere
Grazie a tutti per la cortese attenzione.
Cordiali saluti.
Ottimo intervento quello dell’assessore ombra Michele Fedele. Una sola cosa mi chiedo: se ho ben capito mancherebbe il P.e.f. della Tradeco per la cui acquisizione il dirigente responsabile era ed è l’ing. Mandina (quello che si muove con l’economico Suv della Rover di proprietà del comune) tanto che il dipendente comunale responsabile dei rapporti con la Tradeco è il Sig. Bruno (se uno ha un problema con la Tradeco viene indirizzato proprio a tale persona) che, come tutti possono appurare, lavora all’Ufficio tecnico. Alla luce di quanto detto mi chiedo e vi chiedo: come mai nessuno (neanche questa testata) chiede conto di ciò all’ing. Mandina? Noto che non viene tirato in ballo nemmeno quando vengono consegnati dei lavori pubblici con notevoli imperfezioni tanto che bisognerebbe avvisare Berlusconi che non è solo lui l’unto dal Signore.
P.s. Caro dirigente l’imposta di bollo da apporre sugli atti è passata dal 26/06/13 da 14,62 a € 16 per effetto della L. 71/13.
Grazie per il suo intervento. Molto opportuno e che consente di chiarire un aspetto di questa vicenda, riguardo agli atteggiamenti della testata. Il documento, dalla Tradeco, non figura nel fasciolo del consiglieri ma è stato inviato come oggi racconteremo in un articolo del pomeriggio. Dunque non è il problemva vero, quello del mancato invio. Ce n’è un altro. Lì sì che dovrà dare conto la Tradeco e la parte di apparato comunale, compreso il dirigente tecnico, perché deve chiarirci un dubbio. Fra l’altro, il documento della Tradeco è arrivato al Comune solo perché questa testata, da oltre un mese, va divendo della necessità di quel documento, e solo perché questa testata ha evidenziato che gli uffici comuncli, compreso quello diretto da Mandina, avevano seguito nella precedente stesura della delibera-Tares, una procedura difforme rispetto a quanto previsto dalla legge. (agostino quero)
Per completezza di informazione quando ho detto che l’ing. Mandina si muove per la città con l’economico suv era inteso che lo fa nello svolgimento delle sue funzioni e non per questioni personali. Tuttavia, in un momento riduzione dei costi sarebbe opportuno vendere tale macchina e dotare il comune di qualche fuoristrada più economico dal punto di vista dei costi di gestione.
Direttore, da una persona preparata quale è Lei, mi aspetto anche nella individuazione delle colpe dei dirigenti lo stesso rigore dimostrato nella ricostruzione di tale vicenda. Pertanto, almeno nella questione Tares sa perfettamente che non si può ridurre il tutto dicendo “compreso il dirigente Mandina” perchè si rischia di concludere “Tutti colpevoli, nessuno colpevole”. E’ un pò come se avesse detto, ricostruendo la storia della kazaka espulsa, che le colpe di Alfano (Mandina) e della Bonino (Merico?) sono sullo stesso piano.
Quanto al dirigente dell’ufficio tecnico posso dire di aver ricevuto di persona come risposta ad una mia segnalazione di un cattivo ripristino di una strada l’invito ad inoltrare una istanza ufficiale. Così come una altra volta, di fronte all’ostruzionismo da parte di un subordinato di tale dirigente a fare la fotocopia di un fascicolo senza la quale ci sarebbero state penali da pagare, alle nostre lamentele ci invitò, dopo tante esitazioni, a presentare una istanza perchè solo così avrebbe avuto il coraggio di farsi dare dal suo subordinato il fascicolo. Lì ho capito che sarà anche un bravo ragazzo ma non so fino a che punto possa essere la persona più indicata a ricoprire un simile ruolo dirigenziale in un ufficio così difficile e infido.