Come toccare il fondo.

Martina Franca, mese di giugno 2013, il mese in cui inizia l’estate. Quella che, nelle intenzioni, dovrebbe portare i turisti, nonché i nostri concittadini a vivere nell’agro. Tutti a contatto con la natura, con l’ambiente, nella ridente valle d’Itria eccetera eccetera eccetera (chiacchiere così, ne sentiamo di continuo).

Dunque, contrada Cupa: lì, in alcune strade, ci sono alcuni cartelli indicatori, non quelli consueti in azzurro, ma quelli marroni, di itinerario turistico; ci sono cartelli per Locorotondo e Alberobello, con la specifica indicazione di percorsi turistici e adatti per andarci in bicicletta. Insomma, strade particolarmente adatte al contatto con l’ambiente.

Imbocchiamo una di queste strade, che è perfino sterrata e dunque, proprio un percorso rurale, e quello nella foto in apertura dell’articolo è chiaro: amianto all’angolo della strada. Ma non poco. Ci sono anche inerti, anche una busta di latte, qualche mobile.

In un campo vicino, c’è un signore che lavora per rimettere in ordine il suo terreno agricolo. A breve distanza, un altro signore porta a spasso i cani e dice: “è una vergogna. Vengono i turisti, passano in bicicletta e quando vedono questa cosa rimangono allibiti. Che cosa presentiamo ai turisti?”.

Presentiamo l’amianto nel percorso turistico. Arriviamo al margine di quella stradina; l’altra entrata. C’è una coppia di turisti stranieri, in bici. Stanno consultando le loro cartine per entrare nel percorso turistico.

4 pensiero su “Strada turistica: amianto”
  1. bisognerebbe dire ste cose al secondo piano del palazzo ducale
    prima di dire che va tutto bene ,di parlare di capocollo ecc ecc pensiamo che se viene qualche turista ,quello nn lo vedrai piu qui e parlerà male di noi tornando a casa…..
    disse qualcuno abbiamo fatto l’italia ora bisogna fare gli italiani
    portato a oggi questo detto farebbe,
    abbiamo un un posto bello naturale,troviamo il modo che resti bello e di portate i turisti che parlano bene

  2. Caro Max, al secondo piano di Palazzo Ducale queste cose le sanno bene. Ecco perchè si lavora 24 ore su 24 per reperire fondi e finanziamenti per le bonifiche. Atteso che il lavoro è l’unico metodo che conosco per raggiungere gli obiettivi, questa amministrazione sta rastrellando ogni euro possibile per le bonifiche dei rifiuti nell’agro, che, ricordo, gli incivili che non meritano di abitare il nostro stupendo territorio lasciano, integrando ipotesi di reato per le quali verranno prima o poi denunciati. Ultimo finanziamento dal nostro assessorato ( Coletta) pari ad €. 150.000,00. La sensibilità sul tema è molto ma molto elevata.

    1. Ma è stato mai preso qualcuno di quelli che scaricano rifiuti in modo incontrollato nel territorio? Non è con le continue bonifiche che si risolve il problema. Stai bene un giorno e dal successivo già si torna all’andazzo precedente. E poi un’altra cosa. Ma quando c……. inizieranno a pulire i cigli delle strade comunali infestati dalle erbacce? E’ necessario arrivare all’estate inoltrata per una operazione di questo genere? Perchè non ci si muove in tempo?

  3. Caro Giuseppe
    hai proprio ragione ma si sa quando le cose vanno bene è merito della virtuosita’ dei cittadini quando vanno male è colpa della amministrazione. Prima o poi qualcuno verrà beccato e saranno dolori per lui

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