Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha eliminato il segreto di Stato su stragi che vanno dai trenta ai quarantacinque anni fa. Probabili stragi a sfondo terroristico, che sono costate la vita a centinaia di innocenti. Si parla delle stragi di Ustica (1980), Peteano (1972), Italicus (1974), Piazza Fontana (1969), Piazza della Loggia (1974, Gioia Tauro (1970), stazione di Bologna (1980), Rapido 904 (1984).

Ma è la strage di Ustica quella ad interessarci più da vicino con il suo aereo coinvolto, un aereo di linea Douglas DC-9 della compagnia italiana Itavia, decollato dall’Aeroporto di Bologna e diretto all’Aeroporto di Palermo, che si squarciò in volo all’improvviso e cadde nel tratto di mare compreso le isole Ustica e Ponza. La strage contò 81 vittime. Ci si chiede cosa abbia visto il radar di Martina Franca, radar di controllo di livello mediterraneo, quella sera. Si trattò di un’esplosione all’interno del velivolo o ci fu un conflitto nei cieli italiani? Ci si chiede, soprattutto, perchè, nonostante qualcosa si sia visto, lo si sia taciuto.

Renzi parla di dovere verso le vittime, commentando questo suo fondamentale provvedimento. Adesso ci sono possibilità, speranze, di saperne qualcosa di più. Anche su eventuali silenzi e reticenze in Puglia.

 

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