Di norma a quest’ora, si faceva un conto alla rovescia. Però, con il termine per l’adozione dei bilanci di previsione che lo Stato ha differito al 30 settembre, non c’è più la scadenza del 30 giugno e di conseguenza, non c’è l’urgenza di adottare entro i prossimi cinque giorni, quella nuova tassa rifiuti e servizi che sostituisce la Tarsu.
Il che, peraltro, non cambia la sostenza del problema, rispetto alle responsabilità del Comune di Martina Franca in materia di Tares. Una iniziale proposta deliberativa, poi stralciata dal consiglio comunale perché non si poteva proprio fare, parlava di determinazione della tariffa sulla base di stime e non sulla base di quanto dovuto ai sensi di legge, ovvero i dati certi, che devono essere forniti dal gestore del ciclo dei rifiuti, nel nostro caso la Tradeco.
Quell’azienda non fornisce i dati, continua a non fornirli, e il Comune continua nella sua incapacità di assumerli, di pretenderli. Il massimo che sono riusciti a fare, da palazzo ducale è una lettera, dopo la seduta di consiglio comunale con cui si stralciava la prima versione della delibera-Tares, in cui si chiede alla Tradeco di dare le famose cifre. Che non sono arrivate, naturalmente.
Ora, se è vero che il termine per sapere quanto costa la Tares ai cittadini martinesi è fissato al 30 settembre, è anche vero che l’amministrazione comunale, con la seduta consiliare dello scorso 14 giugno, ha stabilito le scadenze per le rate Tares. Cioè, i giorni entro cui i contribuenti dovranno pagare la tassa, in quattro rate: 31 luglio, 31 agosto, 31 ottobre e 31 dicembre.
In assenza di dati certi, il 31 luglio e, potenzialmente, anche il 31 agosto, si rischia di pagare sulla base delle famigerate stime, perché l’amministrazione comunale non è in grado di farsi dare dalla Tradeco quanto dovuto per legge, cioè i dati disaggregati del costo del servizio. Qui, in realtà, elaborare la tassa su dati certi non è solo obbligo di legge, ma è ancora prima obbligo morale, nei confronti dei cittadini che saranno sottoposti a una tassazione pesantissima (peggio dell’Imu, secondo molti, per intendersi). Per come sta procedendo il Comune di Martina Franca, i cittadini non potranno pagare neanche sulla base di certezze. Neanche questa soddisfazione. Perché quelle certezze l’amministrazione comunale non è in grado di assumerle.
Nessuno creda che, differiti i termini, cada nel dimenticatoio questo obbligo che ha l’amministrazione comunale. Ci vogliono le cifre certe.
Mi piacerebbe ricevere conferma da qualche amministratore, che, probabilmente, legge il presente: è vero che il tributo tares è composto da una tariffa fissa ed una variabile? è vero che la tariffa variabile può essere diminuita o maggiorata? Con quali criteri la tariffa variabile può aumentare o diminuire, incidendo positivamente o negativamente nelle tasche dei martinesi?sono previste agevolazioni per i contribueti, quali è perché?è necessaria la gara per il servizio di raccolta dei rifiuti per concedere le presunte agevolazioni ai cittadini di Martina e perché?
Per cortesia, rimango in attesa di un gentile e cortese riscontro. Grazie
Quindi con la TARES si potrebbe anche risparmiare?
Se così fosse, perché non si adoperano come si sono adoperati per le unioni civili?
Le mancate risposte non sono favorevoli all’amministrazione……..
F.to
Elettore di questa amministrazione.
Buonasera,
nulla togliere agli amministratori istituzionali, nei quali ripongo la mia stima, la mia fiducia di cittadino e,quindi, porgo agli stessi la mia mano per un eventuale confronto/collaborazione nell’ interesse di tutta la cittadinanza.
Inoltre, chiedo scusa per il mio intervento che giustifico con le mancate risposte ai precedenti commenti di cui sopra e con la mia qualità di dirigente locale del PDL nonché assessore ombra ai tributi e all’ambiente.
In fine, considerata la natura del mio intervento, già giustificato e significato sopra, chiedo alla redazione, intenzionata a pubblicare tutti i giorni lo stesso articolo relativo TARES, di pubblicare anche il presente commento a corredo del proprio articolo;quindi, per porgere la mano agli amministratori istituzionali e contestualmente rispondere alle domande formulate dai cittadini, invito tutti a leggere quanto predisposto dal Ministero delle Finanze cliccando sul seguente link
http://www.entionline.it/j17/TARSU/2013_MinisteroFinanze_Prototipo_RegolamentoTARES.pdf
Cordiali saluti.
Fedele,
fa bene a chiedere scusa.
Continui così.
Ma cosa ha fatto il SUO centrodestra negli ultimi ventanni a Martina?
Egr. Fake o, se preferisce, Sig. Nessuno,
nonostante la sua identità anonima, per mia educazione, carita cristiana e rispetto di tutta la cittadinanza, ritengo opportuno replicare, per l’unica e sola volta, un suo commento, per me sciocco, ma per lei evidentemente sensato.
Sono certo che avrà letto quanto da me pubblicato e predisposto dal MEF, e, probabilmente avrà notato che le domande sollevate da altri, (alle quali ho risposto perche sono state ignorate dagli amministratori istituzionali), hanno come oggetto normative entrate in vigore alla fine del 2011 e nel 2012, quindi, di esclusiva competenza di questa amministrazione comunale; chi ha amministrato in precedenza aveva come riferimento altre normative.
Premesso ciò, con spirito di leale collaborazione e sempre nel rispetto dell’intelligenza dei martinesi, invito lei e, considerato l’ultimo comunicato stampa delle segreterie riunite di sinistra, a lasciare la demagogia e a pensare al bene della città unitamente al benessere dei cittadini, infatti, come già detto, la normativa in questione non era in vigore con le amministrazioni PDL e il sottoscritto, come gli altri dirigenti del PDL, sono il frutto del ricambio generazionale del partito.
Cordialità
“ricambio generazionale del partito”.
ah ah
Fedele.
Nessuno sarà lei con le sue deleghe assessorili ombra.
Cerchiamo di rispettarci.
Refuso commento delle 18:26
…….invito lei è TUTTA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE,considerato l’ultimo comunicato stampa delle segreterie riunite di sinistra, a lasciare la demagogia e a pensare al bene della città unitamente al benessere dei cittadini……
Scusate….
Bravo Fedele.
Continui pure a scusarsi.
Le riesce bene.
Per quanto riguarda il ricambio generazionale staremo a vedere cosa sarete in grado di fare.
Siamo qui ad osservarvi.
Buona fortuna.
e …
a …
Egr. DEMAGOGO,
come volevasi dimostrare, i suoi commenti, oltre ad essere privi di qualsivoglia critica costruttiva,sono composti solo ed esclusivamente da inutili provocazioni e sopratutto da sterile sarcasmo, elementi della solita strategia politica di sinistra.
Ritengo giusto scusarmi quando mi rendo conto di aver sbagliato, i miei genitori hanno posto alla base della mia educazione i valori e i principi Cristiani.L’esatto contrario di quanto si apprende nei centri sociali, luoghi nei quali lei probabilmente si è formato.
Sicuramente, come per il mio primo commento, lei non ha letto attentamente i miei successivi, infatti, causa programma di scrittura dell’ipad,nel mio commento delle 18:26 ho omesso un soggetto nell’invito al buon senso,nel commento delle 21:11 l’ipad ha inserito l’accento sulla lettera E, quindi, sempre alle 21:11, ho ritenuto opportuno correggere il secondo refuso con la lettera E di congiunzione.
Ovviamente, da perfetto demagogo, lei ha usato la tastiera senza collegare le mani al cervello e ha scritto l’ennesimo commento inutile perché non ha argomenti in merito al tributo TARES.
Tutto sommato,comunque, ha riconosciuto il cambio generazionale del centro destra e, maldestramente, ha sconfessato una parte del comunicato stampa diramato delle riunite segreterie di sinistra; i nuovi dirigenti PDL non hanno mai amministrato la città!
In fine, io sono consapevole di essere il Sig. Nessuno, ma ho un nome e un cognome, lei è un Fake senza nome e cognome, quindi, lei è sicuramente un sig. Nessuno, ma, probabilmente, anche meticcio!
Con il presente, educatamente, metto fine all’attenzione che ho riposto sulla sua persona.Addio!
A Martina ci sono i centri sociali?
E i comunisti fanno i fegatini con i bambini?
Ammazza, se questo è il ricambio generazionale, meglio sentire direttamente del balle di Berlusconi.