Lunedì pomeriggio quello in consiglio comunale sarà un appuntamento-chiave per le tasche dei contribuentidi Martina Franca.

Come diciamo da giorni, sarà l’appuntamento in cui verrà determinato il tributo Tares, che riguarda i rifiuti e i servizi e sostituisce la Tarsu. Secondo quanto disposto dagli uffici comunali sulla scorta dei dati forniti dal gestore del ciclo dei rifiuti (Tradeco) i contribuenti di Martina Franca dovranno pagare otto milioni 357 mila 459,73 euro.

C’è però una serie di dubbi rispetto, proprio, al piano economico fornito dalla Tradeco. Nei giorni scorsi abbiamo parlato della percentuale di utile di impresa che non quadra in relazione al costo totale del servizio e abbiamo parlato di oltre 334 mila euro a titolo di ammortamento mezzi e autovetture che però non è tuttora chiaro se debbano davvero essere presi in considerazione. Oggi parliamo del costo per il personale. Materia difficilissima da trattare, ma di estrema importanza per la determinazione del costo del servizio rifiuti su cui si basa il tributo Tares che i contribuenti dovranno andare a pagare.

Dunque, un esame complicato della situazione, ma esame necessario.

La Tradeco indica in 25 persone, gli addetti al servizio di spazzamento, per un costo annuo di un milione 547 mila 506,18 euro equamente suddivisi fra costi diretti e costi di gestione. Dodici dei 25 vengono anche impiegati per la raccolta indifferenziata che presenta, assieme al trasporto (quanti sono gli addetti, chissà) un costo per il personale di un milione 769 mila 920,83 euro, per un costo totale del personale che (aggiunti raccolta differenziata e trattamento e riciclo) fa 3 milioni 605 mila 82,78 euro.

Torniamo al costo annuo per i 25 addetti allo spazzamento. In media, per ciascun dipendente, il costo annuo è di 61 mila 900 euro.

Decisamente oltre la media di quanto dichiarato dalla Tradeco, in sede di bilancio 2012, a titolo di costo per il personale per le attività svolte in tutti i contesti in cui opera: 16 milioni 199 mila 882 euro per 457 dipendenti, di cui 64 part-time (di essi, due impiegati) e un apprendista. Dunque, ci sarebbe una media di costo annuo di 38 mila 117 euro circa per dipendente. Considerando che gli operatori ecologici non sono da considerarsi figure apicali, è un dubbio da chiarire quello legato al costo di 61 mila 900 euro annui per un operatore ecologico di Martina Franca, secondo quanto emerge dalle cifre riportate nei documenti citati.

La Tradeco ha certamente gli elementi per chiarire la situazione e lo farà senz’altro, ma al momento non c’è alcun dettaglio, né alcun controllo specifico risulta, da parte di chi deve controllare, in seno all’amministrazione comunale. E lunedì il consiglio comunale dovrà votare una pesantissima delibera per le tasche dei contribuenti, una cosa da 8 milioni 357 mila euro e spiccoli, con tutti questi dubbi.

 

7 pensiero su “Tares: i dubbi sul costo del personale Tradeco”
  1. Complimenti direttore per la tenacia con cui porta avanti le perplessità sulla TARES. E’ ora, una volta per tutte, che venga fatta chiarezza sulla questione costi da coprire con la TARES e, soprattutto, per il passato degli ultimi otto anni in materia di TARSU. Finora sono stati forniti solo numeri forse da giocare al lotto!

    1. P.S. Ho letto su un’altra testata che è possibile pagare con il modello F24. Ma la SOGET che ha inviato le comunicazioni dei versamenti cita solo il bollettino postale che costa 1,30 euro oppure il bonifico bancario che ha un costo oscillante tra lo 0,50 e 5,00 euro; non cita per niente il modello F24. Ma perchè forse non prende l’aggio?

      1. Grazie per il suo intervento. La vicenda del costo di commissione è una delle storie poco comprensibili in tutta questa storia del tributo Tares 2013 di Martina Franca che ci regala pressoché di continuo sorprese negative. Hanno fatto molto bene i colleghi di extramagazine.eu a rilevare la cosa. (agostino quero)

    2. Grazie per il suo intervento. Fa piacere un complimento, ma non di tenacia si tratta. La vicenda è molto articolata e va letta, studiata, numero per numero. Fra qualche giorno, una sessantina di ore da quando scrivo, saranno chiesti ai martinesi quasi otto milioni e mezzo di euro complessivamente. Per molte persone sarà un problemone pagare, per altre persone sarà impossibile pagare. Non si può ridurre ad un superficiale passaggio di carte da un’azienda a un consiglio comunale, la questione Tares. I contribuenti meritano di sapere nel dettaglio quello che sta succedendo. Questa testata sta facendo semplicemente il suo lavoro. Niente di straordinario dunque. (agostino quero)

  2. Buonasera a tutti,
    premetto che l’uso del condizionale è d’obbligo in quanto la documentazione in esame non è stata consegnata direttamente dall’amministrazione comunale al sottoscritto, così come non ha presentato il sottoscritto le eventuali richieste di accesso agli atti.
    L’unica risposta è sempre la stessa, forse, il servizio dei rifiuti non è adatto al TARES, ma, contestualmente, è necessario per la collettività; inutile precisare che queste problematiche dovevano essere previste dal dicembre 2011 in poi.
    L’inadeguatezza dell’attuale servizio si palesa con i campi vuoti, comprese le riduzioni ed agevolazioni, del P.E.F. analitico consegnato, forse, dalla TRADECO il 16.072013 con prot. 483/VM., nonostante la quantificazione e classificazione dei rifiuti è presente nel P.F. allegato al n. 9 dell‘ODG del prossimo consiglio comunale, forse, inserito nei fascicoli dei consiglieri comunali.
    In merito al P.E.F. è doveroso comunicare alla cittadinanza che, prima della trasmissione a mezzo p.e.c. dello stesso, appresa da questo notiziario in un altro artico,forse, il vice capo gruppo PDL, Avv. Pietro BELLO, aveva già depositato formale richiesta di ricevere le tabelle analitiche del costo del servizio, cioè il P.E.F.!
    Dal confrontato dei due documenti noto le seguenti differenze sul costo del servizio:
    – € 526.353,93 per i costi di gestione;
    – € 203.906,08 sui costi comuni;
    – € 8.732,62 sui costi d’uso del capitale;
    per un risparmio della collettività sul costo del servizio di € 738.990,63 (?).
    Inoltre, sempre in merito al P.F., forse inserito nel fascicolo dei consiglieri comunali,vorrei delucidazioni:
    1. sul dove sarà conferito il rifiuto organico, considerato che non compare il centro di raccolta nella tabella di cui al capitolo 1;
    2. sui 313 gg. di spazzamento meccanico per il 2013, paragrafo 1, capitolo 2, quanti gg. è stato effettuato il servizio e dove (i mercati, le fiere/feste al 31 luglio c.a. sono state circa 32); nei prossimi 133 gg. fino al 31 dicembre c.a. dove sarà effettuato lo spazzamento meccanico, quanti sono i cassonetti e ogni quanti gg. è previsto il lavaggio degli stessi?
    3. sul come è stato calcolato il dato della gestione RU indifferenziati 2013,infatti, la tabella riepilogativa,paragrafo 1 capitolo 2, recita produzione rifiuti presuntiva,(diversamente non potrebbe essere perché mancavano circa 6 alla fine del 2013 al momento della stesura del documento in esame,quindi, per le annualità 2014 e 2015 cita una gestione prevista e programmata “PRESUMIBILMENTE” – sinonimo di ipotizzabile, quindi, non certo -con l’inizio del 2014; se i dati stimati non dovessero corrispondere per eccesso all’effettiva produzione dei rifiuti, il P.F. 2013 sarà rettificato in aumento e quindi per le annualità 2014 e 2015 si dovrà approvare un nuovo P.F.?
    4. sul perché nella tabella del P.F. per alcuni rifiuti (tessili,metallo, contenitori e accumulatori) i dati partano da agosto c.a.,forse è un nuovo servizio per il quale forse è stato modificato il contratto in proroga?
    5. su tutte le domande già formulate con i miei precedenti commenti su questo notiziario e comunicati stampa, delle quali elenco le più importanti,ovvero:
    a. di quanti punti percentuali sarà maggiorata la misura tariffaria, comma 25 art. 14 D.L. 201/2011;
    b. le delibere del regolamento TARES e delle relative tariffe, da approvare entro settembre c.a., saranno approvate con l’attuale P.E.F. o, se questo risultasse sbagliato, con il P.E.F. del nuovo servizio previsto e programmato “presumibilmente” con l’inizio del 2014?
    c. come si intende assicurare le riduzioni della tariffe per le utenze domestiche, comma 17 art. 14 D.L. 201/2011?
    d. come separare le utenze domestiche da quelle non domestiche considerati i cassonetti comuni?
    Ora,caro Direttore, tanto ripetuto ed integrato, concludo con i costi del personale per i quali, utilizzando i dati medi da Lei citati nel suo articolo,€ 61.900 per dipendente diviso per 14 mensilità previste dal CCNL = € 4.421 circa, trascrivo la tabella riepilogativa “A” con i costi del personale del citato CCNL:
    Livello/ Retrib base paramet mensili corrisp dal 01/10/2013
    Q 3.234,52
    8 2.878,29
    7A 2.593,35
    7B 2.466,12
    6A 2.346,27
    6B 2.238,17
    5A 2.127,61
    5B 2.037,19
    4A 1.948,73
    4B 1.889,50
    3A 1.829,19
    3B 1.743,83
    2A 1.736,93
    2B 1.562,57
    1 1.406,31
    approvate col DM Lavoro e politiche sociali del 26/02/2013; rimetto a Lei ogni eventuale calcolo.
    Considerata l’importanza e la delicatezza dell’argomento,ritengo opportuno che tutta la cittadinanza prenda atto del problema e partecipi civilmente, pacificamente e con la più assoluta calma al consiglio comunale di lunedì 29 p.v.
    Grazie a tutti per la cortese attenzione.
    Cordiali saluti.

  3. Buonasera a tutti,
    Direttore ritengo doveroso avvisare tutta la cittadinanza, onde evitare ulteriori aggravi per i contribuenti, di rispettare gli importi e le scadenze di pagamento postalizzati dalla Soget nei gg. scorsi, infatti, quanto chiesto è stato calcolato con la tariffa TARSU;l’eventuale aumento sarà pagato, previo approvazione delle nuove tariffe e postalizzazione di nuovi avvisi bonari,con il conguaglio di dicembre c.a.
    Cordiali saluti.

  4. Ho letto l’intervento dell’assessore ombra in cui riporta i vari levelli retributivi degli operatori della Tradeco e moltiplicando per 15 si va da un costo annuo di quelli del I livello di € 21.090 a un costo annuo di € 48.510. Se il costo del personale è di € 3.605.082,78 il numero dei dipendenti della tradeco operanti a Martina dovrebbe essere compreso tra 170 unità se appartengono tutti al I livello e 74 unità se appartengono al livello più alto. Questi conti l’ing. MANDINA li ha fatti? Del resto la matematica si fa ad ingegneria. Si è fatto dare i nominativi dei dipendenti e il livello retributivo di appartenenza? Per agevolare il compito all’Ing. MANDINA faccio presente che per ogni camion, dovendo coprire un servizio di 8 H giornaliere per 365 giorni occorrono 8.760 ore annue impiegando per ogni turno lavorativo 3 persone. Considerato che ogni dipendente lavora 40 ore per 47 settimane si ricava che ogni camion necessita di 4,6 dipendenti per coprire tutti i turni. Moltiplicando questo dato per i camion si comincia ad individuare il personale occorrente per la raccolta. Se si vuole ridurre l’impatto della Tares sui martinesi bisognerebbe muoversi su queste linee guida:
    -Individuare l’esatto numero del personale occorrente per tale servizio, suddiviso per livello retributivo (compito di MANDINA);
    -fare stime della raccolta differenziata realizzabile, suddivisa per carta, vetro, plastica (ogni voce conferita cvonsentirebbe di incassare soldi secondo i dati esistenti nella borsa di tali voci) che si tradurrebbe in un risparmio del costo/tonnellata di € 100 circa che si sostiene conferendo tutto alla Cisa (compito di MANDINA);
    -Predisporre le procedure per addivenire nell’ambito dell’Aro al nuovo appalto (Compito di MANDINA per quanto di competenza del comune di Martina)
    Non svuotiamo il lavoro di tale dirigente. BUON LAVORO INGEGNERE.

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