Il provvedimento di determinazione della tariffa Tares è stato stralciato, oggi, in consiglio comunale a Martina Franca. Le nostre perplessità, avanzate da diversi giorni in questo notiziario, hanno trovato conferma nelle parole del sindaco che ha chiesto lo stralcio e nelle parole dei consiglieri comunali che hanno dato luogo al dibattito consiliare sull’argomento.

La Tares, che sostituirà la Tarsu, deve essere deliberata, per legge, con le cifre sul costo del servizio, che devono essere fornite all’ente dal gestore del servizio (nel nostro caso la Tradeco). Ma la Tradeco non ha fornito niente, nonostante le sollecitazioni del Comune.

Così, fra i consiglieri comunali, c’è stato anche chi (vedi Fumarola e Martucci) non ha escluso di ricorrere alla guardia di finanza, se non dovesse bastare l’ulteriore azione dell’amministrazione comunale. La Tradeco deve dire quanto costa quel servizio, altro che stime. Conserva (Pdl) ha messo in evidenza che non è possibile votare un provvedimento che non sia basato sulla norma di legge, altrimenti sarebbe destinato all’annullamento da parte della giustizia amministrativa. Oltretutto, un provvedimento molto costoso per i contribuenti martinesi: siamo nell’ordine degli otto milioni di euro abbondanti, secondo le stime messe su dal Comune. Ma non servono stime, servono dati certi.

E anche in fretta, perché la Tares deve essere varata entro il 30 giugno. Quindi la nuova sollecitazione alla Tradeco deve essere pressoché immediata ed efficace.

Marraffa (IdeaLista) ha pure rimarcato che, dal suo punto di vista, la Tradeco ha altre carenze di cui rispondere, vedi quelle riguardanti la sicurezza dei mezzi .con cui viene svolto il servizio.

In consiglio comunale, comunque, si sono stabilite, le date di scadenza della rateazione: 31 luglio, 31 agosto, 31 ottobre, 31 dicembre. Così, ancora non si sa quanto pagare, ma si sa quando.

2 pensiero su “Tares, no a quel provvedimento”
  1. Bravo direttore!!! E’ riuscito a far risvegliare le coscienze!!! Ora attendiamo fiduciosi i dati dei costi sostenuti dalla società Tradeco per l’effettuazione del servizio rifiuti. Sarebbe naturalmente auspicabile confrontare i costi con gli organismi di controllo, ad esempio INPS, INAIL, AGENZIA DELLE ENTRATE, CAMERA DI COMMERCIO. Magari anche i costi relativi agli ultimi 8 anni per avere, finalmente, un conto economico di quegli anni fondato su elementi e dati certi, compresi i quantitativi dei rifiuti che, stranamente, oggi non diminuiscono nonostante l’oggettivo e conclamato calo dei consumi. Come fa l’utenza (cittadini ed imprese) a produrre sempre gli stessi rifiuti se compra molto meno di prima e le imprese (molte) hanno cessato l’attività???

    1. Grazie per il suo intervento e per le belle parole. Abbiamo cercato di raccontare la verità su una procedura amministrativa fondamentale. In fin dei conti è il nostro dovere, niente pià di quello abbiamo fatto. Sarebbe però bellissimo per noi, se il nuovo calcolo della Tares, quello basato su dati certi e non su stime, portasse a cifre più basse della tassazione a carico dei cittadini. Quella sarebbe una soddisfazione di valore incalcolabile. (agostino quero)

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