Premessa: ieri avevamo detto che il tributo Tares costerà ai martinesi 8 milioni 357 mila euro e spiccioli.
Dovrà deliberare il consiglio comunale, lunedì.
Ai consiglieri comunali, ieri, erano stati distribuiti i fascicoli per esaminare il provvedimento. Solo che mancava l’elemento fondamentale, perché i consiglieri potessero andare a valutare il costo dei rifiuti, ovvero i dati analitici disaggregati (voce per voce, cioè) forniti dal gestore del ciclo del rifiuti, la Tradeco. Ieri avevamo detto che in condizioni del genere, la documentazione-Tares fornita ai consiglieri sarebbe stata, più o meno, carta straccia.
Terminata la premessa, arriviamo a oggi.
Oggi gli uffici comunali hanno provveduto. Hanno fornito ai consiglieri comunali i dati analitici che la Tradeco, il 16 luglio, ha inviato a palazzo ducale, in posta elettronica certificata. Insomma, dati ufficiali. Ufficialissimi. Con questa dicitura: “piano finanziario per la TARES rettificato”. Ciò fa supporre che ci fosse già una versione precedente. Comunque concentriamoci sulle cifre odierne.
In effetti, le cifre ci sono. Ma basta dare un’occhiata all’ultima pagina, e poi alla prima, della relazione Tradeco, per chiedersi se sia tutto a posto. Perché non sembra tutto a posto.
Ultima pagina: costo rifiuti, ufficiale, secondo la Tradeco: 7618487,10 euro. Lo scrviamo meglio: 7 milioni 618 mila 487 euro e 10 centesimi.
Prima pagina della relazione: alla voce “costi comuni diversi” si parla anche dell’utile di impresa.
L’utile di impresa, scrive la Tradeco su carta intestata, è l’1 per cento del costo.
Anzi, per la precisione, è l’1,00% scrive la Tradeco.
E accanto a quella percentuale troviamo la cifra di 92888 euro.
Solo che 92888 euro non è l’1 per cento di 7 milioni 618 mila euro e spiccioli, ovvero il costo totale scritto dalla Tradeco: è l’1 per cento di 9 milioni 288 mila euro. Da dove spunta fuori questa ultima cifra?
Come è stato fatto questo conto analitico? C’è una spiegazione plausibile? Se sì, la si esprima urgentemente.
E se no, si spieghi cosaè successo, e lo spiegino anche quelli che hanno verificato la relazione Tradeco. A proposito, la relazione dei revisori dei conti in merito alla determinazione del tributo Tares, non figura nei fascicoli dei consiglieri comunali. Altra carenza grave.
Per la Tares si andranno a chiedere ai cittadini quasi otto milioni e mezzo di euro. Un sacrificio importantissimo, enorme, che si chiederà alla comunità martinese. Un sacrificio che impone il massimo rispetto da parte di chi amministra. Purtroppo la vicenda Tares, finora, non è stata la dimostrazione di ciò, ma è stata solo un agglomerato di incertezze, errori, dubbi, procedure sbagliate.
Agostino Quero
Ritengo sia necessario leggere la relazione ed il parere dei revisori dei conti i quali sicuramente avranno effettuato l’ìncrocio dei dati tra la relazione e la documentazione a supporto della stessa per attestare i costi. Oltretutto la loro funzione per tale adempimento è fondamentale per i consiglieri comunali e soprattutto per i cittadini che, di fatto, gli pagano il compenso e nell’interesse dei quali i revisori devono agire. Naturalmente, la relazione deve essere fornita ai consiglieri comunali e, magari, alla cittadinanza in tempo utile per essere esaminata e per esprimere le dovute valutazioni ed osservazioni. Purtroppo, quanto necessario oggi in termini di costi del servizio rifiuti per la TARES si sarebbe dovuto fare anche negli anni scorsi per la TARSU, come anche evidenziato da alcuni consiglieri comunali dell’epoca che hanno sempre contestato gli aumenti ingiustificati ed esosi. Solo che oggi all’opposizione si trova gran parte di quelle maggioranze che ha agito a discapito dei cittadini; si risolverà sicuramente in una nuova stangata per i cittadini e nessuno dei consiglieri comunali (di maggioranza e di opposizione) li tutelerà!
(commento eliminato)
Buonasera a tutti,
presa visione del piano finanziario, nel quale non vi è traccia degli importi relativi alle riduzioni ed agevolazioni, e che, con l’attuale servizio di raccolta dei rifiuti, ritengo difficile “differenziare” le utenze domestiche da quelle non domestiche, così come sarà impossibile eliminare dal compostaggio organico i rifiuti assimilabili e non riciclabili. Considerato che per la determinazione delle tariffe, fissa e variabile, sono necessari anche i dati relativi alla quantità dei rifiuti conferiti in discarica,dei quali io non ho traccia, auguro all’amministrazione e a tutta la cittadinanza che l’aumento, per un’abitazione con 3 occupanti, non superi il 35%.
Grazie a tutti per la cortese attenzione.
Cordialità.
Prendo atto che c’è un altro Gianni che interviene a questo forum il cui intervento è stato eliminato. Voglio precisare questo perchè nei miei interventi cerco sempre di rispettare le persone che critico; come confermato dal fatto che i miei commenti non sono stati mai, a tutt’oggi, eliminati.
Grazie per il suo intervento. Magari aggiunga il cognome o almeno l’iniziale del cognome, che a noi comunque risulta. (agostino quero)