Questione-Equitalia: il 30 settembre raccolta firme a Martina

La Noiconsut é sempre al servizio del cittadino, delle famiglie, delle imprese. L’associazione a tutela dei consumatori guidata dal presidente nazionale Antonio Pepe sta portando a casa risultati importanti nei più disparati ambiti di intervento: Ambiente, Sanità, Agricoltura, Diritto, Fisco, Finanza, ecc. Negli ultimi mesi, l’impegno dell’associazione si è concentrato in particolar modo sulla questione Equitalia, ossia sulla promozione di una petizione popolare estesa a tutti i cittadini dello Stato italiano atta a modificare l’attuale sistema di riscossione delle cartelle esattoriali Equitalia. L’associazione si sta battendo, nello specifico, per rapportare il debito del contribuente al proprio reddito netto, in quanto chiede al Governo centrale che il cittadino debitore sia messo in condizione di poter pagare mettendo a disposizione dell’ente pubblico solamente un quinto del proprio stipendio. Così facendo, si allieverebbe la sofferenza di famiglie ed imprese, sempre più alle prese con pignoramenti, fermi amministrativi e soprattutto si darebbe loro quella tranquillità che è venuta meno. L’obiettivo prefissato dall’associazione è il conseguimento di 250.000 firme su tutto il territorio italiano. A pochi giorni dalla chiusura della raccolta firme, le proiezioni attuali parlano di oltre 200.000 firme raggiunte. Per questo motivo la Noiconsut intensificherà in questa fase finale la sua attività e, a tal proposito, sta organizzando per il 30 settembre una nuova manifestazione pubblica di raccolta firme a Martina, città dalla quale l’associazione si aspetta un contributo ulteriore e ancora più importante essendo da qui partita l’iniziativa. Tra le altre attività di rilievo dell’associazione di questo periodo, va segnalata la delicata questione relativa al pagamento Tarsu degli alberghi. “Seguendo quelle che sono le normative vigenti – spiega l’avvocato e vicepresidente nazionale Noiconsut, Irene Tortorella – gli alberghi devono pagare una Tarsu differente a seconda che si tratti di zona giorno e zona notte. La maggior parte dei Comuni, però, sta facendo pagare agli alberghi un’unica tariffa sulla spazzatura senza procedere a nessuna distinzione. Pertanto, le strutture ricettive hanno la possibilità di recuperare gran parte delle liquidità già pagate. Inoltre – conclude l’avvocato Tortorella – un pagamento minore della Tarsu permetterebbe agli stessi alberghi di ridurre le tariffe per clienti e turisti che avrebbero, di riflesso, numerosi vantaggi. La soddisfazione economica, infatti, sarebbe reciproca”.

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