I dati nazionali sono quelli di un 58 per cento di italiani che andrà in vacanza, ciò figlio della crisi. Nel 2010 si muoveva più dell’80 per cento degli italiani. Il turismo, dunque, farà registrare una pesante flessione, secondo le stime, nel nostro Paese.

Ma non in Puglia, o meglio, non nella costiera adriatica della nostra regione: le stime (ce ne sono di svariate fonti) parlano di un decremento “solo” dell’1,5 per cento circa rispetto allo scorso anno, per i posti che vanno da Pugnochiuso a Otranto passando per Polignano, Monopoli, Ostuni, eccetera. Un calo dell’uno e mezzo per cento, di questi tempi, è quasi perfino da festeggiare.

L’altra costiera, quella ionica di Puglia e Calabria, secondo le previsioni è messa malissimo. Meno undici per cento abbondante.

Fra le due costiere ci siamo, come è noto, noi, e per la valle d’Itria la situazione non dovrebbe essere fra le peggiori, stando (ripetiamo) alle previsioni. Fra i turisti stranieri, particolare interesse per il nostro territorio sembra essere stato riscontrato tra i francesi e i russi. Ma la valle d’Itria è, soprattutto, Alberobello, dal punto di vista turistico: noi di Martina Franca come ci piazziamo, in questo contesto?

Il problema di riuscire a convincere i 470 mila turisti annui di Alberobello a fare quindici chilometri in più, è ancora per buona parte irrisolto. Per motivi strutturali, per comunicazioni che non funzionano bene (per esempio, non ci stancheremo mai di dire quanto sia fuori dalla realtà la rete ferroviaria che non funziona la domenica) e perché l’offerta di Martina Franca, nella stragrande maggioranza dei casi, è più “celata”. Più di qualche volta i visitatori di Martina Franca la scoprono fortuitamente, perché non figura proprio in tutti i circuiti, e si rammaricano per avere già prenotato l’albergo altrove. Poi, i prezzi: altini. Poi l’offerta culturale che è, spesso, di nicchia. Con queste premesse, difficile far giungere qui la grande massa di persone. Italiane e straniere.

Comunque, la valle d’Itria, in questo anno generalmente critico, nelle previsioni è fra le zone con le premesse per salvarsi. E noi in valle d’Itria stiamo. Già questo è un elemento di ottimismo.

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