Una lunga giornata, quella di oggi, passata ad ascoltare entrambe le parti. Difficile dire dove pende la ragione. Da una parte l’Amministrazione comunale che, già dal suo programma, aveva detto che le giostre dovevano essere spostate dal centro per ragioni di sicurezza e per il rispetto degli abitanti dell’area, costretti a vivere tre giorni infernali tra mille difficoltà. Nelle ultime settimane il lavoraccio per rendere agibile l’area del campo sportivo Pergolo da parte dell’Assessore Palmisano, il notevole investimento economico. Dall’altra parte 42 famiglie di giostrai che al Pergolo non sono voluti andare, adducendo problemi di staticità del suolo (e forse hanno ragione). Per la verità il problema è soprattutto economico: hanno paura di rischiare. Passavano le ore e la situazione diventava sempre più difficile. L’Amministrazione comunale ha anche cercato, fin dalle prime ore della giornata, di creare delle alternative all’eventuale forfait preannunciato dai giostrai. Si è anche pensato a delle postazioni di spettacoli distribuiti in tutta la città che l’avessero coinvolta per intero. Spettacoli per tutti, ma soprattutto per quello che è il target delle giostre. Si è anche parlato con Renzo Rubino per un concerto in Piazza e l’artista aveva anche dato il suo consenso. Poteva essere un’ottima idea, soprattutto in concomitanza con l’inizio dei saldi e con la variegata proposta enogastronomica dei nostri somministratori molto gradite dai forestieri. Questo pomeriggio una Giunta dalla quale ci si rendeva conto che i tempi erano molto ristretti e soprattutto la coerenza con quanto detto fino a quel momento. C’è da dire che la maggior parte dei martinesi condividono la linea dell’Amministrazione, con la quale ci siamo schierati fin dal primo momento. Poi, questo pomeriggio la telefonata ricevuta da due dei maggiori giostrai, Giuseppe D’Introna e Umberto Montenero. Da questa telefonata abbiamo capito che c’erano ancora margini di trattativa. I giostrai erano disposti a fare un passo indietro, ma ribadivano il loro no al trasferimento al Pergolo. A quel punto ci siamo posti come intermediari. Abbiamo suggerito loro comunque di incontrare l’Amministrazione, soprattutto per accelerare la parte burocratica al fine di ottenere le autorizzazioni. L’orologio corre, rimangono meno di 20 ore per decidere, poi non sarà più possibile. A Martina, davanti al Comune, arrivano tutti i giostrai, il loro avvocato, il rappresentante dell’associazione degli ambulanti e, dopo poco tempo, il vice sindaco Lasorsa che per affrontare il problema ha saltato tutti i pasti. Alla fine c’è stato un cordiale incontro tra il vice sindaco e tre rappresentanti dei giostrai, senza avvocati e/o rappresentanti, tra i tavolini del Caffè ducale, sorseggiando qualche specialità del rinomato bar. Il colloquio è stato franco ma molto gioviale tra le parti. Ciascuno ha ripetuto le rispettive posizioni. Lasorsa ha ribadito la decisione dell’Amministrazione comunale di spostare le giostre dal centro, per le note ragioni. Alla fine una proposta da portare in Giunta domani mattina che potrebbe essere un compromesso per salvare la situazione che sta diventando un fatto di Stato. Il Comune potrebbe individuare delle aree di Piazza D’Angiò, i giostrai dimezzerebbero le attrazioni, portandole a circa una cinquantina. Verrebbero eliminati i doppioni. Potrebbero essere lasciate libere Viale Carella e Via Serranuda. Lasorsa nella proposta ha chiesto di inserire la diminuzione del volume e soprattutto la firma su un documento da sottoscrivere da parte di tutti i giostrai che questa sarebbe l’ultima volta al centro. Subito dopo la festa bisognerebbe trovare un’altra area che comunque non sarà il Pergolo. Lasorsa ha raccolto la proposta da sottoporre nelle prossime ore al Sindaco e agli altri componenti della Giunta. Ora dipende tutto da loro. I rappresentanti dei giostrai saranno domani mattina alle nove al Comune. Se otterranno le aree, presenteranno immediatamente un progetto, affinché possano provvedere a montare a tempo di record ed essere pronti sabato a mezzogiorno per la Commissione di pubblico spettacolo.
Noi siamo convinti che le giostre vadano spostate, ma siamo altresì convinti che quest’anno occorra un compromesso. La drastica riduzione, la diminuzione del volume e la sottoscrizione di un documento che non crei alibi a nessuno può essere una soluzione. Domani mattina alle 10,00 davanti al Comune ci dovrebbero essere alcune centinaia di adolescenti. Sono loro soprattutto a volerle queste giostre, difficilmente nella maggior parte di essi in accordo con le loro famiglie. Domani si decide e c’è forse un po’ di merito nostro se dovesse arrivare una soluzione
Antonio Rubino