La riapertura della tribuna coperta del settore distinti porta bene al Martina. Meno di trecento spettatori per una partita che ha avuto il sapore d’altri tempi. Difronte due squadre con diversi obiettivi: il Corato che dopo aver vinto la Coppa Italia cercava il tre punti che la tenessero legata al primo posto in classifica, occupato dal Molfetta ed il Martina, della nuova autogestione, che cercava almeno un punto per ripartire, alla conquista di una permanenza che sembrava sempre più difficile. Una gara equilibrata per tutto il primo tempo, con la squadra di casa che si è resa pericolosa in una occasione che il portiere Addario è riuscito a mandare in angolo. La squadra barese ha tenuto bene il campo, grazie ad una buona organizzazione di gioco che Pizzulli ha saputo darle, tenendo bene il possesso della palla, con un volitivo Vicedomini che le dava i tempi. Dall’altra parte la squadra allenata da Antonio Caroli, alla ricerca ancora di una amalgama, ma che ci ha messo anima e corpo per tutta la partita. La ripresa è stata caratterizzata, al 5° minuto da una bella azione sulla sinistra che ha portato in vantaggio gli ospiti con Christian Quarta. Il Martina ha avuto la capacità di non accusare il colpo, riuscendo a reagire e ci ha pensato Francesco Gallù ad inventarsi il gol della domenica con un tiro da fuori aria che si è insaccato alla sinistra della porta difesa da Addario.
Gli ultimi quindici minuti sono stati al cardiopalma con il Corato che si è riversato nella metà campo del Martina alla ricerca del gol vittoria e i padroni di casa a difendersi con il coltello in bocca, tanto da far diventare la gara una partita epica che ha tenuto in apprensione i tifosi che solo dopo i 5’ di recupero fischiati dall’arbitro hanno potuto tirare un sospiro di sollievo e applaudire a scena aperta tutta la squadra. Hanno esultato anche il sindaco Ancona e l’Assessore Schiavone, coinvolti da una gara che non si vedeva da tempo al Tursi ed ha ricordato i tempi andati.
Ora per i Martina potrebbe iniziare un nuovo campionato sulle ali dell’entusiasmo per aver fermato la seconda in classifica. La partita di domenica prossima contro i Vieste potrebbe essere decisiva, prima di incontrare, tra quindici giorni, al Tursi l’altra aspirante alla vittoria del campionato, quel Molfetta che continua ad essere un rullo compressore sia in casa che fuori. Ma il Martina ora può iniziare ad impensierire tutti gli avversari. La salvezza non è più una chimera.
Antonio Rubino