I fatti della Turchia preoccupano tutti. Anche chi, apparentemente, non c’entra niente, perché è lontano geograficamente da quei luoghi. Ma non si può rimanere indifferenti rispetto a quella che è sul limite di una dura repressione (se non è già stato varcato, questo limite).

A questo proposito, gli avvocati di Martina Franca, nella sessione di udienze di stamani dinanzi al giudice di pace, hanno scelto di manifestare con un minuto di silenzio la loro solidarietà verso i tre avvocati turchi che sono stati arrestati per il solo fatto di essersi presentati in aula di tribunale a Istanbul a tutelare i manifestanti di piazza Tacsim.

La lodevole manifestazione di solidarietà è stata attuata su richiesta del responsabile locale dell’Udai (unione degli avvocati italiani) Adriano Casavola.

Analogamente, noi che facciamo i giornalisti, ne approfittiamo per manifestare la nostra solidarietà verso i colleghi greci dell’emittente radiotelevisiva di Stato, chiusa dalla mezzanotte di ieri a causa della crisi e di una decisione del governo molto discussa. E dovremmo esprimere la nostra solidarietà alle televisioni turche multate per avere mandato in onda le immagini della piazza di Istanbul.

Consapevoli del fatto che tante altre cose, di cui magari non si è neanche a conoscenza, richiedono attestazioni di solidarietà.

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