Il Ministro Bray, ospite a Taranto, auspica un recupero della città vecchia attraverso interventi concreti del Governo, facendo leva sul concetto che la tutela del passato è una sfida per il futuro.
“Auspico che gia’ dai prossimi giorni si possa aprire un tavolo per il recupero della Citta’ vecchia di Taranto”. Lo ha detto oggi a Taranto il ministro dei Beni culturali, Massimo Bray, parlando ad un convegno sul tema “Il futuro della memoria: Taranto, cultura, sviluppo” promosso dalla commissione cultura di Confindustria nazionale, da Confindustria Taranto e dall’Universita’ di Bari. Nel progetto che deve “ripensare” Taranto, il recupero dell’isola antica, per Bray, e’ centrale, tanto piu’ che questa parte della citta’ da molto tempo e’ interessata da una serie di crolli edilizi che si sono accentuati negli ultimi giorni. “La politica deve individuare le risorse e non possiamo piu’ tardare nel farlo per Taranto” ha osservato Bray riferendosi sempre al recupero della Citta’ vecchia. Bray cita quindi l’iniziativa di Renzo Piano che ha sottolineato l’importanza dei centri storici non solo sul piano urbanistico e chiede che “si creda in modo convinto in questo progetto”. Bray definisce quindi gli ultimi crolli che si sono verificati “un’ulteriore ferita del patrimonio storico di questa citta’” e rileva che la “tutela del passato e’ il motore della ripartenza, una sfida. E’ proprio la memoria – ha rilevato il ministro – che ha creato il nostro senso di comunita’. Senso che forse abbiamo smarrito e che dobbiamo riprendere. Oggi Taranto deve pensare ad un nuovo progetto che si sviluppi nella direzione del rispetto del territorio, delle industrie sostenibili, delle imprese e dei contenitori culturali”. Importante in questo senso,ha sottolineato il ministro, e’ il ruolo del “capitale territoriale in grado di generare economia” (AGI)