Ieri sera il noto programma televisivo in onda su Italia 1 “Le Iene” ha trattato l’ormai noto caso del Sig. Martino Scialpi . L’uomo, da anni aspetta di ricevere una cospicua somma di denaro a seguito di una vittoria al Totocalcio. Era il 1981 quando il Sig. Martino, commerciante ambulante di Martina Franca,  incredulo legge i risultati vincenti su quella schedina che un giorno forse avrebbe potuto cambiare la sua vita e quella dei suoi figli. E’ vero, tutto vero, si può festeggiare, questa la prima reazione, ma non è andata proprio così. Infatti, non solo non ha mai visto un euro ma ha dovuto anche far fronte a 33 anni di processi interminabili nei quali viene accusato di truffa e falso, assolto poi  con formula piena. In questi anni il Sig.Scialpi inoltre ha dovuto sostenere notevoli spese economiche. Una sentenza del tribunale di Taranto nel 1987 accerta l’autenticità della schedina e quindi il diritto a percepire la somma dovutagli, questo quanto stabilito la Cassazione. Si, ma quando? E soprattutto, come può il Coni trattare con superficialità un diritto così evidente? Continueremo a seguire la vicenda sperando che la lunga odissea si risolva nel migliore dei modi e auguriamo al Sig. Scialpi e al suo Avvocato, Guglielmo Boccia di poterci dare presto buone notizie.

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