Sono giorni caldi per quanto riguarda il discorso relativo al riordino delle province. Negli scorsi giorni il sindaco Ancona aveva affrontato l’argomento, tenendo sempre al centro la Valle d’Itria, e il ruolo che la stessa potrà avere in futuro, alla luce proprio del riordino imposto dal Governo. “Le dichiarazioni del sindaco di Taranto Stefàno e di altri esponenti politici, fatte nei giorni scorsi, sul ruolo della Valle d’Itria nella formazione della nuova Provincia sono importanti e danno valore al lavoro che in questi mesi abbiamo fatto sul nostro territorio, mettendo insieme pazientemente quei Comuni che hanno una vocazione omogenea da un punto di vista turistico, culturale, ambientale e storico. Con i sindaci Baccaro di Cisternino e Tanzarella di Ostuni stiamo continuando ad operare per perseguire l’obiettivo di una Provincia che veda insieme i Comuni della Valle d’Itria, con gli altri della provincia di Taranto e Brindisi, a partire dalle città capoluogo”.

Insomma, se è vero che la Valle d’Itria continua ad essere nella mente dei sindaci, c’è anche da registrare la definitiva rottura con Tommaso Scatigna, sindaco di Locotorondo, che ha deciso di aderire alla città metropolitana di Bari. Oggi nel discorso si inserisce il consigliere regionale Francesco Laddomada (PpV), che ribadisce quanto già più volte affermato nelle scorse settimane in relazione all’accorpamento delle province: “La tutela e la valorizzazione del territorio e dei comuni della Valle d’Itria – con Brindisi e  Taranto – deve essere l’obiettivo al quale dobbiamo puntare con la massima determinazione. Gli accorpamenti devono essere concepiti con senso di responsabilità e coerentemente con quelle che sono le caratteristiche storico, culturali e ambientali del territorio. La Valle d’Itria, in questo senso, rappresenta, per la sua unicità e singolarità, un patrimonio che deve avere la sua centralità nella nuova riorganizzazione delle province”.

Ma ora arriva una differenza con quanto affermato da Ancona, e cioè l’inclusione di Locotorondo all’interno del progetto: “Non possiamo oggi pensare ad una nuova aggregazione che non veda Cisternino, Ostuni, Locorotondo, Alberobello e Martina Franca uniti in un progetto che faccia finalmente sistema con tutte le potenzialità che potrebbe sviluppare; potenzialità che in questi anni non sono state mai espresse. E non posso che condividere l’impostazione che il sindaco Ancona ha dato fin dall’inizio, con interventi e sollecitazioni nei confronti degli altri sindaci del comprensorio finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo comune, che è quello di tenere insieme il nostro territorio con tutte le positive conseguenze, in ogni settore, che ne potrebbero derivare. Progetto nel quale, per logica, dovrebbe coinvolgere anche la città di Brindisi, con i suoi comuni, e Taranto”.

Una grande provincia, quindi, che avrebbe in se grandi potenzialità avendo due porti, due aeroporti, un territorio, quello della Valle d’Itria, irripetibile, così come affermato giorni fa dal sindaco: “Siamo infatti convinti che una forte provincia ionico-adriatica al centro della Puglia può meglio garantire le potenzialità di sviluppo turistico, aereoportuale e industriale del territorio”. Laddomada rema a favore: “Credo che dobbiamo lavorare in questa direzione. La denominazione della stessa non deve rappresentare un ostacolo o un limiti, ne tanto meno è utile lasciarsi coinvolgere da campanilismi dannosi, è necessario guardare alla sostanza e alla concretezza che una simile operazione garantirebbe, in termini di sviluppo e crescita. Brindisi, Taranto e Valle d’Itria unite in un unico e grandioso progetto comune”. Non ci resta che attendere gli sviluppi del caso.

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