Nonostante a Martina non si riesca ad avere un elenco preciso degli immobili pubblici, che consentirebbe di fare chiarezza su argomento sul quale si sono addensate cataste di nubi lungo tutti questi anni, pare che l’Amministrazione Ancona stia muovendo alcuni passi al riguardo. Negli scorsi giorni, infatti, si è discusso di valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune di Martina Franca. La Legge 25 giugno 2008 n. 112, “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria“, dispone infatti, all’articolo 58 un’operazione di riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regioni, Comuni e altri Enti Locali. Nello specifico, il comma 1 prevede che ciascun Ente individui, redigendo un apposito elenco, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali (cioè non strettamente necessari), suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, redigendo così il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione. Questi beni possono essere dismessi; valorizzati mediante la concessione o locazione a privati, a titolo oneroso, per un periodo non superiore a cinquanta anni; conferiti a fondi comuni di investimento immobiliare; oppure valorizzati con forme alternative nel rispetto dei principi di salvaguardia dell’interesse pubblico.

L’amministrazione, sulla base di quanto esposto, con delibera del Commissario Straordinario n. 57 del 15 luglio 2011 ha richiesto quindi al Dirigente del Settore del Patrimonio del Comune di Martina Franca di predisporre gli atti necessari per il completamento dell’Elenco dei beni immobili comunali (comprendente 384 unità) con ogni dato utile per la individuazione dei beni non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali dell’Ente e per la necessaria redazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, che costituisce documento fondamentale di programmazione delle vendite immobiliari che il Comune intende avviare negli esercizi finanziari di riferimento. Sulla base degli indirizzi ricevuti, nel novembre 2011 è stato dato mandato all’ing. Nasti di redigere un censimento, trasmesso dal professionista nel giugno 2012. Il censimento del patrimonio immobiliare è costituito da compact disc con tutti i dati acquisiti e le schede elaborate, 10 tomi in formato cartaceo, elaborati grafici relativi alla individuazione dei singoli beni su aerofotogrammetria e relazione sintetica, che evidenzia le criticità di numerose unità, che vanno risolte con specifiche procedure di rilievo topografico, accatastamento, volture catastali, adeguamento delle planimetrie catastali, variazioni di categorie catastali.

Dopo un attento lavoro di valutazione da parte dei tecnici e dei dirigenti aventi competenza in materia, è stato deciso di adottare il Piano delle valorizzazioni immobiliari ai sensi della Legge menzionata in precedenza, costituito da un elenco dei beni non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali dell’Ente suscettibili di dismissione.

Nello specifico, gli immobili da “valorizzare mediante la concessione o locazione a Privati a titolo oneroso e con clausole vantaggiose per la Comunità e per categorie sociali svantaggiate” sono: i locali commerciali nella Villa Garibaldi e nella Villa del Carmine e Campi da tennis in località Pergolo. Nel primo caso, si tratta di un primo passo verso la valorizzazione di due dei beni comunali più conosciuti dalla collettività, tenuto conto che ci sono delle situazioni piuttosto «particolari»: basti pensare ad esempio che la pizzeria che ha i locali in Villa Garibaldi, secondo il sito Martinanews.it, versa un canone di 61,97 euro al mese. Per quanto riguarda le strutture da tennis del Pergolo, sono invece previsti lavori di ristrutturazione.

 

C.C.

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