Di seguito il messaggio ai turisti dei vescovi della metropolia: Filippo Santoro (arcivescovo mettropolita di Taranto), Vincenzo Pisanello (vescovo di Oria) e Pietro Maria Fragnelli (vescovo di Castellaneta):

METROPOLIA DI TARANTO  – 2013

MESSAGGIO AI TURISTI

Carissimi Turisti,

Vi diamo il più caloroso benvenuto nella nostra terra e nelle nostre Chiese.

Siete giunti in questi nostri luoghi, che ora diventano i Vostri, dopo una scelta, riteniamo, attenta e ponderata. E noi siamo felici di poterVi dire: “Grazie che siete qui”. Grazie perché la Vostra presenza ci arricchisce di umanità, ci offre la possibilità di conoscere le Vostre esperienze umane e spirituali, ci permette di sperimentare la “cattolicità” della Chiesa.

Grazie perché anche Voi, che giungete in questa nostra terra per il periodo del meritato riposo estivo, potete arricchirVi della bellezza di ciò che Vi circonda: le oasi naturali delle nostre coste, dei nostri mari e delle nostre campagne, la ricchezza e semplicità delle nostre tradizioni locali e, soprattutto, l’immediatezza dell’incontro con il calore di noi, persone del Sud.

La Vostra presenza, carissimi, ci sprona ad allargare gli orizzonti e a capire che, al di là delle provenienze, siamo tutti “cercatori di Dio”, anche se a volte a tentoni e a fatica.

Lo stare insieme in questi giorni ci incoraggi a cercarLo ancora. E a cercarLo insieme! E così anche la via dell’interiorità sarà raggiunta, con il silenzio e con la preghiera, da una inaspettata luce.

La Vostra presenza risvegli anche in noi la disponibilità a cercare quel Dio che ci passa ogni giorno accanto.

Che il Vostro riposo porti in Voi e nelle vostre famiglie serenità interiore, ritempri la salute del Vostro corpo e rigeneri il desiderio di rimettere mano all’aratro delle Vostre occupazioni.

Le parole di Sant’Agostino siano il nostro augurio: “Una voce del cantico divino dice: Cercate Dio, e l’anima vostra vivrà (Sal 68, 33). Cerchiamolo per trovarlo, e cerchiamolo ancora dopo averlo trovato. Per trovarlo bisogna cercarlo, perché è nascosto; e dopo averlo trovato, dobbiamo cercarlo ancora, perché è immenso” (Omelia 63, 1).

La nostra benedizione Vi dia pace.

(foto: Filippo Santoro, fonte parrocchiacarosino.it)

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