Angelo Tagliente, 83 anni, martinese, p in ospedale a Martina Franca. Gli hanno applicato cinque punti alla testa, non improbabile la tac. Ha attraversato la strada, in via Pietro Del Tocco, a cinque metri dalla rotatoria. Stava attraversando sulle strisce pedonali, che peraltro sono pressoché invisibili. La rotatoria, o meglio quei jersey che per ora non hanno alcun significato e che rappresentano un notevole ingombro, è ciò che rende disagevole il passaggio delle macchine, figurarsi quello dei tir. Ed era propio un ti quello che doveva girare da via dello Stadio verso destra. Per la presenza del solito automobilista incivile che aveva parcheggiato all’angolo (dove non si può) il guidatore del mezzo pesante ha dovuto allargare la traiettoria e l’anziano, forse per la paura o forse per un contatto comunque avvenuto (i carabinieri stanno accertando i particolari) è caduto. Doveva comprare il pane, dall’altra parte della strada, poco prima di mezzogiorno, armato semplicemente del suo bastone per camminare meglio: è finito in ospedale.
Il conducente del tir ha avuto la prontezza di riflessi di fermarsi. Le conseguenze sarebbero state, altrimenti, ben altre.
Quella zona è un problema per il traffico della città. Non solo per la rotatoria ma anche per un sistema di viabilità e parcheggi assolutamente disorganizzato. Bisogna provvedere, sia in termini di segnaletica che di prevenzione e contrasto degli atteggiamenti incivili alla guida e al parcheggio, sia in termini di organizzazione complessiva in quella zona sovraccarica del traffico urbano.
Ultimo particolare: con il comando della polizia municipale a trenta metri, il commissariato di polizia a cinquanta, sono intervenuti i carabinieri dopo un po’di minuti (a nessuno è venuto in mente di sollecitare un intervento più immediato?). Ma prima, diremmo nel volgere di un paio di minuti, l’ambulanza del 118, per il trasporto dell’anziano in ospedale.
Fra l’altro non è l’unico caso del genere in quella pericolosa zona: ad esempio, un mese fa, il 2 agosto, venne investito un uomo di 67 anni, D.C., da un’auto. Proprio in quei momenti la figlia, all’ospedale di Martina Franca, stava per partorire il suo primo bambino. E l’uomo, che stava andando in ospedale per assistere la figlia e conoscere il suo primo nipotino, è finito in un altro reparto. Neanche la gioia di un momento unico e indimenticabile.
(foto: la chiazza di sangue conseguenza della caduta di Angelo Tagliente. Si intravedono le strisce pedonali, quasi invisibili ormai)
Questo è il paradosso martinese. Li c’è un parcheggio da 500 posti auto e piuttosto che parcheggiare li e fare 10 metri a piedi per fare gli acquisti nei vicini negozi smaltendo anche qualche etto di pancia, preferiamo parcheggiare a casaccio in mezzo alla strada o in mezzo agli incroci.
Grazie per il suo intervento. Lo condivido totalmente, salvo che per il fatto che lei è stato troppo signorile nel definire paradosso quella che è una vergogna di questa città. Oggi, anche per quel che lei ha descritto, ovvero la svogliatezza di fare dieci metri a piedi, un anziano è andato a finire in ospedale. E sa qual è il bello? Che mentre mi trovavo lì a parlare con chi aveva visto la scena, e mentre mi indicavano la chiazza di sangue di quell’uomo, il parcheggio sulle strisce continuava senza problemi. (agostino quero)
Cerco si essere signorile, ma (commento moderato in questa parte)
Quante volte capita di vedere un’auto parcheggiata in doppia fila, quando a 10 metri c’è un parcheggio libero?
Ma non provate ad arrabbiarvi con questa gente, vi risponderanno a muso duro che ci hanno messo “un minuto” e siete voi in colpa per essere troppo impazienti di circolare regolarmente.
E la circolazione diventa un problema secondario se questi comportamenti provocano incidenti.
Ancor più vicina cìè la caserma della Guardia di Finanza. Comunque, ritengo che il tir di lì non poteva transitare perchè, se non sbaglio, in via Toniolo c’è il divieto di transito dei camion in via dello Stadio con obbligo di percorrere via Sanità e poi via Maria D’Enghien.