È Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’Istituto pugliese per la Storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, a ricevere quest’anno il premio Umanesimo della Pietra per la Storia. Il lungo e articolato curriculum dello studioso è stato letto e illustrato dal notaio Rinaldi, cui è toccato il compito di proclamare, come sempre, il vincitore. Tra i presenti anche il cittadino onorario martinese Cosimo Damiano Fonseca, accademico dei Lincei e socio onorario di Umanesimo della Pietra, primo vincitore dello stesso premio nel 1998.

Il Premio Umanesimo della Pietra per la Storia è riservato a uno studioso vivente che abbia dato un notevole contributo alla conoscenza e alla divulgazione della storia pugliese; è quindi un riconoscimento alla propria carriera e al proprio impegno negli anni, così come è chiaro dalle modalità di selezione dei premiati: più di duecento preferenze sono raccolte tra i componenti di una giuria composta da esponenti della cultura pugliese e portate in busta chiusa presso il notaio Rinaldi, il quale, procedendo allo spoglio delle schede, annota il candidato con il maggior numero di preferenze ricevute.

Daniele Milazzo

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