Papa Francesco incontrerà il suo predecessore, Benedetto XVI, sabato prossimo, 23 marzo, a Castelgandolfo.
Papa Francesco è una continua sorpresa. Oggi, altra bella affermazione.
Il papa, benedicendo i giornalisti che stamani incontra in Sala Nervi in Vaticano, ha raccontato fra le altre cose la scelta del suo nome. Un cardinale, l’arcivescovo emerito di San Paolo, una volta giunta la matematica certezza dell’elezione, ancora in sede di scrutinio, gli si è avvicinato dicengoli di non dimenticarsi dei poveri.
Poi, immediatamente, gli è venuto in mente il santo più povero: San Francesco.
Da lì il nome di Francesco.
Poi, un clamoroso desiderio di Jorge Mario Bergoglio: “come vorrei una chiesa povera. Per i poveri”.
Quindi, al termine dell’udienza, a papa Francesco è stado donato un ipad dai gironalisti. Le sue parole: non lo so usare.
Ci basterebbe un Papa che riesca a far seguire da ogni “pecora” del suo “gregge” e mettere in pratica “l’esempio” che certamente mostrerà.
Mi permetto di aggiungere un altro concetto espresso da Papa Francesco parlando ai giornalisti:
«La chiesa esiste per comunicare verità, bontà, bellezza»