Da oggi, finalmente, a Martina Franca è possibile immortalare le opere d’arte senza ricorrere alla lunga burocrazia fatta di carte protocollate e concessioni. Sono ben 42 i monumenti, 27 legati alla fede e 15 monumenti di proprietà del Comune, che portano la città a partecipare al concorso internazionale Wiki Loves Monuments.
In alcuni casi la liberatoria è stata estesa anche alle opere custodite all’interno, è il caso delle statue in carta pesta raffiguranti la Passione di Cristo e della statua di San Francesco D’Assisi che domina Piazza Mario Pagano.
L’iniziativa promossa dall’avvocato Rossella D’Onofrio, Digital Champion del Comune di Martina Franca è stata accolta dall’Amministrazione comunale con interesse e, grazie alla delibera di Giunta 242/15 del 29 maggio 2015, il Comune ha potuto liberare i primi 13 monumenti con Licenza CC-0, e così facendo ha dato il via alla liberazione di ulteriori monumenti.
Numerosi i Parroci e i Priori martinesi che hanno aderito al Concorso fotografico #WikiLovesMonuments2015 (organizzato da WikiMedia Italia) mediante la sottoscrizione delle autorizzazioni affinché le fotografie delle Chiese e delle Confraternite possano essere scattate e successivamente pubblicate sull’enciclopedia condivisa “Wikipedia” con licenza CC-BY-SA.
L’elenco completo dei monumenti #WLMartina2015 è consultabile al seguente link: http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/wlm2015-liste-monumenti-ed-elenco-enti/Puglia/#Provincia_di_Taranto.
Una visione più equilibrata della regolamentazione della proprietà intellettuale consente di alimentare costantemente il panorama culturale attraverso la condivisione delle risorse.
La raccolta di autorizzazioni a fotografare in Italia è doverosa perché, nonostante venga ignorata, esiste una Legge che vieta di scattare foto ai monumenti per uso diverso da quello personale e privato ed è in vigore da tempo (D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42). Purtroppo la questione della Libertà di Panorama sta per essere affrontata in Europa a seguito della proposta dell’europarlamentare francese Jean-Marie Cavada, il quale chiede di estendere la limitazione della libertà di panorama in tutti i paesi dell’Unione Europea.
Sarà, ora, il presidente Juncker a dover affrontare la questione della libertà di panorama nella prossima seduta del 9 luglio, giorno in cui l’Europa dovrà, quindi, mettere mano al diritto d’autore e sancire se sarà vietato fotografare i monumenti pubblici.
Nella direzione della diffusione della conoscenza condivisa, il Digital Champion del Comune di Martina Franca, l’avvocato Rossella D’Onofrio, ha intrapreso il primo passo verso la promozione di competenze digitali in materia di istruzione, di servizi, di e-government, mediante l’invito all’imprenditorialità e ai cittadini di sfruttare le nuove tecnologie al fine di una maggiore competitività, contribuendo così alla ricerca e all’innovazione.
Per una maggiore promozione della nostra terra, l’azione successiva alla liberazione dei monumenti martinesi sarà quella di condividere questo patrimonio culturale tramite la pubblicazione sull’enciclopedia Wikipedia e Wikivoyage, tradotte in diverse lingue, con il coinvolgimento degli stakeholder locali.
“Il processo di riscatto turistico e culturale è in pieno corso – dichiara l’Ass. al Turismo Pasquale Lasorsa – lo testimonia, oltre che il risveglio artistico, anche la sensibilità dei privati che, comprendendo lo sforzo e le opportunità legate al rafforzamento della vocazione turistica di Martina Franca, hanno massicciamente e tempestivamente accolto l’invito dell’Amministrazione, facendo di Martina Franca tra le prime città in Italia per numero di monumenti liberati. Con queste ottime premesse ci presentiamo alla sfida del concorso di settembre, sicuri che le tante bellezze architettoniche di Martina siano apprezzate da un pubblico vastissimo.”