Metti un’attrice martinese nelle vesti di un’eroina ma non troppo, affiancale un’attrice di spessore nazionale, unisci a loro due ragazzi promettenti e ben affiatati, dà loro un testo teatrale scritto e pensato da una donna, e la ricetta per uno spettacolo divertente è servita. E’ andata così con Angela Calefato e il suo “Wonder Woman, ma anche no!” andato in scena al Teatro Verdi di Martina Franca nell’ambito della rassegna teatrale organizzata dall’amministrazione comunale, assessorato alle attività culturali, in collaborazione con il teatro pubblico pugliese, la compagnia “Le Quinte” e l’associazione Sirio. Angela Calefato (Wonder), Silvia Nebbia (il capo detta Iena), Roberta Biondi (stagista depressa), Michele Savoia (stagista ottimista) hanno portato sul palco vicende attuali e spesso taciute, ma che tante neospose e neomamme sono costrette a subire nel campo del lavoro. Non c’era il tutto esaurito, purtroppo, quasi a dimostrare che nessuno è profeta in patria. Ma poco importa (si fa per dire…), perché i presenti hanno potuto apprezzare una performance teatrale in cui l’autrice, la stessa Angela, ha voluto parlare di un tema tanto attuale quanto difficile come il mobbing nei confronti delle donne. Una commedia tragicomica, perché attraverso la risata, a volte amara, si può parlare di scomode verità. La rappresentazione teatrale è scivolata via sul filo dell’ironia, con qualche ammiccamento alla pugliesità e agli usi e costumi di casa nostra, sottolineando tuttavia un malessere diffuso nella nostra società che penalizza una donna che voglia essere madre, anziché favorirla e cercare di renderle la vita meno difficile. Battute amare, situazioni note, dalla donna-capo che da amica si trasforma in iena, a colleghi pronti a colpirti alle spalle nel momento in cui diventi vulnerabile. Piccoli gesti che si ripetono, in un crescendo di pressione psicologica che porta, alla fine, quasi a farti credere che sei tu, la vittima, a sbagliare, solo perché “sei un poco incinta”. Soluzione amara, forse, ma anche no!
Matteo Gentile