“Negli ultimi anni l’altopiano delle Murge è interessato dalla ricomparsa del lupo (Canis lupus), con l’insediamento di nuclei riproduttivi nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Il progressivo incremento numerico e distributivo di questo carnivoro è da attribuirsi alla sua flessibilità ecologica, alla protezione della specie, al progressivo abbandono dell’allevamento e all’incremento di specie selvatiche, in particolare del cinghiale (Sus scrofa). È molto probabile che i lupi che frequentano il nostro territorio siano individui giovani, esploratori alla ricerca di nuovi territori da colonizzare. Bisogna smentire il luogo comune che nei nostri boschi siano stati effettuati delle immissioni di lupo al fine di limitare la diffusione dei cinghiali. La ricomparsa della specie e la stabilizzazione di nuclei riproduttivi in nuove aree rappresenta da un punto di vista conservazionistico un segnale positivo per il nostro territorio, anche in considerazione dell’importante ruolo svolto dal predatore nel controllo degli ungulati selvatici, come il cinghiale. Ma questa nuova presenza sta aprendo dei forti conflitti con il settore zootecnico”. E’ questo quello che dichiara il dott. Gianpasquale Chiatante dell’Associazione WWF Martina Franca riguardo alla ricomparsa del lupo nei nostri territori.
“La conservazione del lupo è un nostro dovere ed è una parte importante dello sforzo che deve essere messo in atto per mantenere la biodiversità ed assicurare la funzionalità degli ecosistemi presenti nel nostro Paese, ecosistemi che noi stessi abbiamo contribuito ad alterare con azioni sciagurate. Come le immissioni scellerate di cinghiali, effettuate soprattutto dal mondo venatorio, in un ecosistema non in grado di sostenere la presenza di questa specie, che quindi si sta rivalendo sulle colture agricole”.
“L’associazione WWF Martina Franca, – chiude Chiatante – farà il possibile perché si faccia attenzione al lupo, alle scelte gestionali che gli Enti pubblici vorranno intraprendere ed alla tutela di una specie il cui ritorno rappresenta una risorsa importante per l’equilibrio dell’ecosistema in cui viviamo”.